Csm, giustizia e giudici politicizzati

La naturale conseguenza di un “non giudice” politicizzato è la totale assenza di ciò che caratterizza e deve caratterizzare il vero giudice: l’imparzialità, la non arbitrarietà, mai la discrezionalità. Il vero giudice non va in televisione ma resta chiuso nel silenzio delle sue stanze di lavoro, in ufficio; il non-giudice politicizzato, invece, va in televisione a cercare di mantenere la immeritata poltrona di non-giudice, che non può e non deve avere. Questi non-giudici si sono fatti “sistema”, ovvero corpo politico schierato contro la destra o altra parte politica diversa da sé per screditarla, ingabbiarla, danneggiarla facendo uso politico - senza essere mai stati eletti da chicchessia - del ruolo e della loro funzione giudicante.

È un sistema corrotto che si serve della “giustizia” come di una propria personale “clava” da schiantare in testa a italiani nemici  e politici,  per perseguire gli affari propri , personali, politici ed economici. Un disastro. Arbitrarietà, discrezionalità e disonestà intellettuale sono il codice ed il “linguaggio d’intesa” di questa magistratura degenerata. Vengono addossate imputazioni prive di  fondamento, tramite cui si sanziona ingiustamente e “a piacere. Sgambettare, farla “pagare”, vendicarsi, sovvertire le regole e i voti della maggioranza degli italiani (si pensi allo scandalo Diciotti contro il voto espresso della maggioranza degli italiani), escludere dal lavoro persone indifese e incolpevoli: ecco il ritratto di palese manifesta ingiustizia che ci restituisce questo sistema.

L’interferenza continua di questi non-giudici nella politica sono il metodo da debellare, respingere e riformare di gran carriera. È necessario azzerare il Csm. Abolirlo del tutto. Tamquam non esset. Questi falsi “giudici” devono essere fatti dimettere e costretti a risarcire la collettività dei danni causati. È necessaria una riforma drastica e totale della magistratura, dalle fondamenta. I giudici veri devono volere - così come oggi non possono certamente non volere - questo cambiamento completo e totale per se stessi e nell’interesse di tutti. Il segno deve essere forte e chiaro.

I non-giudici raccomandano se stessi e parenti inserendosi nelle commissioni d’esame di mogli, figli, amanti, fratelli, parenti ed amici, garantendo loro uno stipendio - a vita - con i soldi degli italiani. Possono mai dispensare giustizia soggetti che fanno questo? I giudici politicizzati sono la negazione dell’idea stessa di giustizia, quella vera. Bisogna cancellare il Csm, non basta riformarlo, perché il problema è alla radice nel nostro Paese. È necessario fare tabula rasa e ricominciare dall’inizio.

Come è necessario votare perché, così come siamo oggi, non si va da nessuna parte. Infatti il Paese è morto. Si dovrebbe procedere così: 1) Mattarella dovrebbe sollecitare le dimissioni dell’attuale vice presidente del Csm e, a giro, gli altri componenti del Csm si dimettono; 2) il Csm non si ricostituisce e viene cancellato costituzionalmente dall’ordinamento civile italiano; 3) Mattarella scioglie le Camere e consente all’Italia e agli italiani di – finalmente – votare; 4) governano unicamente gli eletti, cioè chi ha ricevuto i voti corrispondenti alla volontà degli elettori italiani.

Aggiornato il 01 giugno 2020 alle ore 13:09