Ponte Morandi, Conte lancia l’ultimatum ad Autostrade

Sul Ponte di Genova il clima politico è tornato ad essere incandescente. Ora anche la Corte costituzionale “legittima” la decisione di non affidare ad Autostrade la ricostruzione del viadotto Polcevera. L’ufficio stampa della Consulta sottolinea che la scelta governativa “è stata determinata dalla eccezionale gravità della situazione che lo ha indotto, in via precauzionale, a non affidare i lavori alla società incaricata della manutenzione del Ponte stesso”. La Corte Costituzionale ha esaminato nell’odierna Camera di consiglio le questioni sollevate dal Tar della Liguria riguardanti numerose disposizioni del Decreto legge n° 109 del 2018 (cosiddetto “Decreto Genova”) emanato dopo il crollo del Ponte Morandi.

Il Decreto ha affidato a un commissario straordinario le attività volte alla demolizione integrale e alla ricostruzione del ponte nonché all’espropriazione delle aree a ciò necessarie. Inoltre, è stato demandato al commissario di individuare le imprese affidatarie, precludendogli di rivolgersi alla concessionaria Autostrade Spa (Aspi) e alle società da essa controllate o con essa collegate. Infine, il Decreto impugnato ha obbligato Aspi a far fronte ai costi della ricostruzione e degli espropri. La Corte ha poi dichiarato inammissibili le questioni sull’analoga esclusione delle imprese collegate ad Aspi e quelle concernenti l’obbligo della concessionaria di far fronte alle spese di ricostruzione del Ponte e di esproprio delle aree interessate. La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.

Adesso è tempo di ultimatum. “Ci conforta – ha detto Giuseppe Conte – che la Corte costituzionale abbia confermato la piena legittimità costituzionale della soluzione normativa che venne a suo tempo elaborata dal governo”. Per il premier, “o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure il governo procederà con la revoca delle concessioni autostradali “pur consapevoli che comporta insidie giuridiche”. Sono parole pronunciate dal presidente del Consiglio in un colloquio pubblicato sulla Stampa, precisando che dovrà arrivare “entro questo fine settimana”. Conte ha ammesso che la trattativa con Autostrade si trascina da troppo tempo. “Ma la procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati. Quindi o arriva una proposta della controparte che è particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca pur consapevoli che presenta insidie giuridiche”.

In una nota, Autostrade per l’Italia sostiene che “nel corso di questi due anni, ha supportato in ogni modo la realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera facendosi carico della totalità delle spese di demolizione e costruzione. Le risorse complessivamente stanziate per Genova, sotto forme di indennizzi e sostegno a cittadini e imprese, sono superiori ai 600 milioni di euro”.

Aggiornato il 09 luglio 2020 alle ore 14:07