Decreto Semplificazioni, Gandolfi: presto operativo per far ripartire il Paese

“Il decreto Semplificazioni contiene tutti i provvedimenti necessari per la ripresa del Paese, ora bisogna metterli in pratica”.

Così Nicoletta Gandolfi della Commissione Ambiente dell’Ordine degli architetti di Bologna, commenta le disposizioni in materia di infrastrutture. “Sbloccare le risorse stanziate, abbattere i tempi della burocrazia, velocizzare le procedure sono tutti imperativi necessari che porteranno a un cambio di marcia in Italia”, sottolinea Gandolfi che è anche iscritta al Fondo ambiente italiano (Fai), all’Associazione italiana di architettura del paesaggio (Aiapp) e all’Istituto nazionale di bioarchitettura (Inbar).

Su ponti, viadotti e autostrade, spiega Gandolfi, “auspico la creazione di un’anagrafe con tutti i dettagli sui lavori eseguiti e il decreto per fortuna sembra andare in questa direzione”. Per il futuro dei nostri porti, strade e ferrovie “c’è bisogno di interventi che richiederanno tante risorse, quindi vanno sbloccati i fondi previsti. Come si è visto nella fase di emergenza dovuta al coronavirus – fa notare l’architetto  semplificare gli iter burocratici è possibile, lo abbiamo dimostrato con il Ponte Morandi realizzato in tempi record”.

Gandolfi però si chiede: “Perché le misure arrivano solo fino al 31 dicembre 2021? Che cosa farà il Paese dal primo gennaio 2022 in poi?. I tempi ristretti non aiutano e in un anno e mezzo c’è il rischio di non riuscire a completare i programmi”.

L’esperta ricorda anche le zone terremotate del centro Italia “sono ancora in grave difficoltà, a distanza di ben quattro anni: il decreto Semplificazioni deve quindi diventare presto efficace, per portare avanti opere importanti e quindi poter rilanciare il Paese”.

Aggiornato il 09 luglio 2020 alle ore 10:32