Cosa significa avere in Italia governi eletti

lunedì 13 luglio 2020


La Costituzione italiana stabilisce la primazia del popolo italiano, degli italiani. In ogni sua parte cioè, la Carta fondamentale italiana è permeata e intrisa del riferimento sostanziale alla sovranità e prevalenza della volontà popolare, del popolo italiano. La Costituzione italiana stabilisce espressamente la primarietà del volere popolare, cioè di noi tutti italiani, a prevalere su tutto. Vale a dire, in parole povere, che a comandare, in Italia, sono e devono essere gli italiani. Unicamente loro, cioè noi tutti italiani. Tutto ciò che è stabilito ed espresso nella Costituzione italiana deve provenire dal popolo italiano, che decide su tutto. Che significa che ciò che decide il popolo italiano è in un certo qual modo “sacro”, intoccabile, non ledibile, è cioè prevalente, ossia prevale su tutto. Dunque la nostra Carta fondamentale, la Costituzione italiana, rimanda e demanda unicamente al popolo italiano, cioè a tutti gli italiani, il potere di darsi le leggi – da rispettare – (potere legislativo), il potere di attuare ed eseguire la politica votata nelle urne (potere esecutivo), ed il potere di fare rispettare quelle stesse leggi – votate e promulgate –tramite la giustizia vera (potere giudiziario). Alla base dei tre poteri vi è sempre e solo il popolo italiano. Il potere legislativo, che è quello in base a cui vengono promulgate le nostre leggi italiane, è dato dal Parlamento, cioè da Camera dei deputati e Senato della Repubblica.

Gli italiani cioè esercitano il potere legislativo sulla base del voto elettorale che esprimono dentro le urne elettorali e con cui individuano e designano – votandoli – i propri rappresentanti dentro il Parlamento, cioè dentro Camera e Senato. Gli italiani cioè, conformemente a quanto stabilito dalla Costituzione decidono e votano chi farà le leggi al posto loro, o, meglio, in loro vece, in loro rappresentanza. Il potere esecutivo, che è quello esercitato dai governi italiani, ha il compito di attuare le leggi promulgate dal Parlamento. Le leggi, cioè, una volta approvate e uscite dal Parlamento, devono essere attuate, vale a dire essere messe in grado di funzionare, ed a tal fine il governo, espressione politica del Parlamento, agisce ed opera. E qui, su questo punto, insieme a quello della mal posta e male interpretata, male attuata “autonomia” ed “indipendenza” del potere giudiziario che, come è sotto gli occhi di noi tutti in Italia, crea problemi e scandali dovuti alla giustizia – ingiustizia – politicizzata, in Italia si è palesato un grosso problema. I governi italiani cioè, che secondo la Costituzione italiana devono essere l’espressione massima della volontà popolare, devono cioè essere totalmente corrispondenti ai voti espressi e dati dagli italiani nelle urne elettorali, hanno deviato e, dapprima come una deprecabile forzatura contro il sistema democratico italiano, in seguito per mera consuetudine e ripetizione e ripetitività di ciò che già era stato erroneamente fatto, in pratica hanno deviato e di fatto bypassato la volontà popolare. In sostanza i governi italiani sono stati formati e dati in Italia negando la primarietà e la prevalenza del popolo italiano cioè della volontà sovrana degli italiani, e li si è disgiunti erroneamente dalla volontà popolare espressa da tutti gli italiani.

La Costituzione italiana stabilisce che governino gli italiani tramite i loro governanti eletti ma, di fatto ed in base ad una consuetudine e pratica sbagliata e contro Costituzione italiana, in Italia governano soggetti mai eletto da nessuno degli italiani. Come ad esempio è oggi Giuseppe Conte, mai eletto da nessuno degli italiani, o come l’attuale ministra dell’Interno Luciana Lamorgese mai eletta anche lei da nessuno degli italiani, e via dicendo. Si pensi ai governi dei non eletti – governi non eletti – di Mario Monti, di Enrico Letta, di Matteo Renzi, di Paolo Gentiloni 1 e 2, ed ancora l’ineletto Giuseppe Conte, mai eletto o votato da nessuno degli italiani, ripetutamente al governo non eletto degli italiani che non lo hanno mai votato. La distorsione costituzionale è evidente. È talmente macroscopica da non potete essere non vista ma voluta dai soggetti in totale mala fede che ne approfittano così come ne hanno approfittato contro ed in danno degli italiani tutti in Italia. Il fulcro della democrazia, cioè l’attuazione della politica votata e voluta dagli italiani, cioè il governo che deve attuare quanto votato e voluto dagli italiani è in mano a non eletti, non votati mai voluti o scelti dagli italiani. Si tratta di non rappresentanti ai governi non eletti che non rispondono a niente ed a nessuno e che in pratica fanno ciò che discrezionalmente e personalmente, arbitrariamente vogliono senza nessun vincolo verso gli italiani e soprattutto verso ciò che hanno votato e vogliono gli italiani.

Ecco perché l’Italia deve rientrare dentro la Costituzione italiana ed avere solo ed unicamente governi eletti e governi fatti di rappresentanti eletti. Solo ed unicamente eletti. Ciò non solo corrisponde a quanto stabilito dalla Costituzione italiana ma è sacrosantamente utile agli interessi di tutti gli italiani. Solo infatti governi eletti di rappresentanti eletti dagli italiani – con il voto democratico degli italiani – sono in grado di attuare le politiche votate dagli italiani, non altri. Ecco perché oggi, da tempo, in Italia non funziona niente politicamente economicamente e socialmente, perché manca, o meglio è stato dolosamente fatto venire a mancare, il collegamento democratico per eccellenza: quello tra il popolo italiano – tutti gli italiani – e i suoi rappresentanti che oggi, e da tempo, sono sempre ineletti. Insomma, ciò che si vuole dire è che non solo la Costituzione italiana lo stabilisce chiaramente e viene disatteso, ma anche che solo a rappresentanza e governo eletto può corrispondere una qualsivoglia ripresa e crescita del nostro Paese.

Finché ci saranno o, meglio saranno imposti governi non eletti dagli italiani, non sarà mai possibile alcuna politica valida e corretta vale a dire capace ed in grado del tentativo di riemersione politica economica e sociale del nostro Paese. Fuori dell’Italia ci si stupisce e quasi non si crede che vi possa essere stata una siffatta distorsione della Carta fondamentale e Costituzione italiana, non si riesce a capacitarsi del fatto che in Italia governino i non eletti da nessuno degli italiani. Infatti è uno scandalo e uno sconcio anti democratico, operato ad arte contro gli italiani. Scandalo che va ricomposto, corretto, è riportato a democrazia, cioè al voto elettorale. Oggi, come non mai, ad esempio, è necessario in Italia si voti. Gli italiani impongano a chi vi si oppone di votare per avere governi rigorosamente democraticamente eletti.


di Francesca Romana Fantetti