Coronavirus, oggi il nuovo Dpcm sulle restrizioni

martedì 14 luglio 2020


Roberto Speranza presenterà oggi in Parlamento il nuovo Dpcm anti-Coronavirus. Il del ministro della Salute illustrerà il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che proroga al 31 luglio le misure di restrizione volte al contenimento della diffusione del Covid-19. D’altro canto, è diversa la proroga dello stato di emergenza, che con ogni probabilità, sarà estesa al 31 ottobre. Intanto, sul governo giallorosso piovono le critiche di Lettera 150, il think tank che riunisce circa 250 docenti universitari, magistrati e intellettuali. Il gruppo ha lanciato un appello a Sergio Mattarella, “perché non si verifichino rotture ingiustificate e gravi della legittimità costituzionale”. In difesa del provvedimento si schiera il presidente di Liberi e uguali alla Camera Federico Fornaro, che risponde alle critiche osservando che l’eventuale proroga dello stato d’emergenza “non rappresenterebbe un golpe camuffato, come si continua sostenere da chi ha come unico interesse quello di alimentare tensioni e paure”.

Secondo fonti vicine al ministero della Salute, le misure previste nel Dpcm di giugno sono destinare a essere prorogate alla fine di luglio, comprese quelle che riguardano lo smart working. L’unico novità riguarderebbe il divieto di ingresso per chi negli ultimi 14 giorni ha soggiornato in Paesi che, per la loro situazione epidemiologica interna, non riescono a garantire i coefficienti minimi di sicurezza relativi alla percentuale di incidenza e al coefficiente di resilienza. Erano 13 i Paesi indicati nell’ordinanza adottata il 9 luglio scorso dal ministro Speranza, ma il loro numero è all’esame degli esperti del ministero della Salute e potrebbe subire delle variazioni. Il nuovo Dpcm potrebbe prevedere anche la possibilità di rimpatrio immediato.

Si prorogano al 31 luglio anche la possibilità di “incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti” e l’obbligo di adottare “protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale”. Permane inoltre l’obbligo di sanificare i luoghi di lavoro. Per quanto riguarda le scuole, il documento di giugno prevedeva la sospensione delle attività didattiche in presenza e, in questo periodo di chiusura estiva, la possibilità di utilizzare gli spazi degli edifici scolastici per “attività ludiche, ricreative ed educative, non scolastiche né formali, senza pregiudizio alcuno per le attività delle istituzioni scolastiche”. Negli ospedali, per chi accompagna i pazienti resta il divieto di fermarsi nelle sale d’attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e delle strutture di Pronto soccorso, così come le visite ai pazienti, sia negli ospedali sia nelle residenze per gli anziani.


di Manlio Fusani