Autostrade, oggi il Governo decide sulla “revoca”

Stasera alle 22, il Consiglio dei ministri dovrà discutere del tema rovente di Autostrade. Giuseppe Conte in questi ultimi giorni ha arroventato il clima minacciando, a più riprese, Aspi. Il premier, in una doppia intervista, a La Stampa e al Fatto Quotidiano sostiene che “i Benetton ci prendono in giro. Questo governo non accetterà di sacrificare il bene pubblico sull’altare dei loro interessi privati”.

Secondo il pentastellato Giancarlo Cancelleri, “è l’unico modo per avviare la revoca”. Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, ai microfoni di Rai Radio 1 sostiene che può avvenire “attraverso la revoca di Aspi per cui non si perde neanche un posto di lavoro. La società continuerebbe a lavorare attraverso un commissario governativo. Dopodiché si mette al bando la concessione. Poi c’è il tema dei controlli di sicurezza. Noi come M5s stiamo proponendo che Anas subentri solo nella parte di controlli di sicurezza”. L’ex candidato grillino alla presidenza della Regione Siciliana è convinto che “oggi il Consiglio dei ministri sia chiamato a prendere una decisione politica. Gli atti conseguenziali arriveranno dopo. Non dico che ci sia la revoca se dovessero arrivare delle proposte all’ultimo minuto da parte di Aspi che vanno nella direzione che è stata più volte indicata dal premier Conte. Ma questo deve contemplare la fuoriuscita totale dall’azionariato da parte di Benetton”.

Matteo Renzi attacca i cinque stelle: “No a slogan populisti, la revoca è facile da dire, difficile da fare”. Secondo il superenziano Michele Anzaldi, “il crollo di Atlantia in Borsa ha danneggiato migliaia di piccoli azionisti. È inevitabile una verifica dell’organo di vigilanza”. Posizione opposta è quella di Nicola Zingaretti. Il segretario del Pd considera la “lettera di Aspi deludente. I rilievi del premier sono giusti”. Il governatore del Lazio chiede un assetto societario che veda lo Stato al centro di una nuova compagine azionaria.

Aggiornato il 14 luglio 2020 alle ore 14:16