Sandra Zampa: “Gli studenti possono contare su una scuola più moderna”

giovedì 30 luglio 2020


Lo stato di emergenza è prorogato al 15 ottobre, l’ingresso in classe è fissato per il 14 settembre. Sandra Zampa sostiene che “nulla sia stato lasciato al caso. La sottosegretaria al ministero della Salute, dal 9 al 22 novembre parteciperà all’evento Time4Child 2.0 che si terrà in Rete. Un’occasione in cui saranno rappresentate le scuole italiane di ogni ordine e grado. Time4Child si svilupperà in 14 giorni online, con laboratori e stand, in cui si svolgeranno 9 convegni dedicati a 4 gradi temi: cibo, mente, salute e sostenibilità, che vedranno protagoniste personalità delle istituzioni, della ricerca, della finanza, dell’informazione, della scienza, della cultura e della scuola.

 “A fine giugno – ha detto Zampa – sono state approvate le linee guida ufficiali per il rientro a scuola. L’intesa tra Governo ed Enti locali è stata raggiunta nel corso della Conferenza Stato-Regioni. Lo ha ricordato la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, secondo la quale avremo bisogno di più spazi, nei parchi, nei cinema e nelle biblioteche, e quindi anche di più organico, fino a 50mila docenti in più a tempo determinato. E, di pari passo, aumenteranno anche gli stipendi dagli 80 ai 100 euro”.

La sottosegretaria fa sue “le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha tenuto a ribadire la scuola quale centro delle politiche di questo Governo e dei nostri pensieri. E lo dimostra il fatto che ci siamo impegnati a stanziare altri 300 milioni. Prima 1,6 miliardi, ora 1,3: quasi 3 miliardi solo per settembre e con le risorse messe da inizio anno arriviamo a 6, oltre alla previsione di nuove assunzioni di cui ho parlato prima. Si tratta indubbiamente di un Piano scuola che risponde il più possibile alle differenti esigenze di tutti coloro che rientrano nel comparto e che vogliono una riapertura delle aule in piena sicurezza”.

Per Sandra Zampa, l’obiettivo è che “che i nostri studenti possano contare su una scuola più moderna, più sicura e maggiormente inclusiva allo stesso tempo, nell’ottica di contrasto al Covid-19. Siamo determinati a garantire strutture più pulite, nelle quali cui sia rispettato il distanziamento sociale di almeno un metro e dove gli accessi avvengano in maniera scaglionata per evitare assembramenti. Il nostro obiettivo è quello di contrastare in maniera concreta la povertà educativa e la dispersione scolastica. Senza dimenticare una cosa importantissima: non siamo a favore delle classi pollaio e dunque è probabile che non assisteremo più a classi formate da trenta studenti”.

La sottosegretaria sostiene che saranno riservati i “test sierologici al personale prima della riapertura e tamponi molecolari a campione sulla popolazione scolastica, oltre ad un monitoraggio costante, riprendendo il modello della medicina scolastica. La riapertura delle scuole è fondamentale ed è la priorità assoluta ma deve avvenire in piena sicurezza a tutela di tutte le famiglie italiane”.


di Redazione