Regionali, Zingaretti ora teme una sconfitta storica

giovedì 17 settembre 2020


Il segretario del Pd non si nasconde più. Le Regionali sono diventate un banco di prova decisivo per la tenuta del governo. Ma, soprattutto, per la leadership dei democratici. Ai microfoni di Rtl 102.5, Nicola Zingaretti afferma che “tutta questa discussione su patti, non patti, rimpasti la trovo abbastanza surreale. Buttiamoci nella campagna elettorale piuttosto perché in gioco c’è la vita di milioni di persone e facciamolo avendo presenti due valori: passione e unità”. Zingaretti sostiene di non minimizzare, “perché sono molto colpito da come, a pochi giorni dalle elezioni, che scattino discussioni di questo tipo”, ha poi sottolineato in riferimento al dibattito interno al Pd, un eventuale congresso e un cambio di segretario.

Comunque, aggiunge, “malgrado questo dibattito, sono contento di queste due cose: in questo momento il Pd è molto più unito di quanto si racconti e la Direzione sul referendum lo ha dimostrato. Secondo: c’è un dato oggettivo, nel 2018 abbiamo subito la più grande sconfitta nella storia della Repubblica, oggi il Pd ovunque in Italia presenta candidati e alleanze competitive. È possibile diventare il primo partito italiano”.


di Redazione