Questione di styling

Dico, ridico e Tridico: non è che non sono d’accordo sul fatto che si sia più che raddoppiato lo stipendio al nostro presidente dell’Inps. Alla faccia di “We are who we are”, da sempre in qualche ambiente si dice “Sei ciò che guadagni” e chi sente questa frase la percepisce spesso come un affronto. Se hai un certo ruolo bisogna che hai uno stipendio adeguato ricoprendolo, altrimenti non sei nessuno: 62mila euro per essere all’apice dell’Inps non è tanto obiettivamente, considerando che il suo predecessore, Tito Boeri, con lo stesso incarico percepiva 103mila euro e che nelle Pubbliche amministrazioni viaggiano stipendi per superburocrati da fare invidia ai presidenti degli Stati Uniti.

“E chi sono io, Babbo Natale?”, avrà pensato Tridi, sentendosi burlato. Ma perché proprio ora? Questo è il dilemma che tanto mi ha afflitto in tutto il weekend! Ci avrà rimuginato sopra parecchio. Ripeto, non è la sostanza, questa la comprendiamo, ma sono i tempi. Dopo la vittoria schiacciante e prevedibile del “Sì” al referendum. Gli italiani contenti che ci saranno presto pochi parlamentari e che si risparmierà, finalmente. Poveri noi. E tutti quelli che da mesi aspettano quei quattro spicci di cassa integrazione con cui far la spesa che penseranno? Chi se ne frega, tanto i Cinque stelle hanno perso smalto in ogni dove. Ma sarà per questo allora! Bella mossa: ora o mai più.

@vanessaseffer

Aggiornato il 28 settembre 2020 alle ore 13:07