Nuovo Dpcm, Gelmini: “Nessuna programmazione dal Governo”

Cautela sì, ma allo stesso tempo sarebbe stato necessario un “vero coinvolgimento delle opposizioni e del Parlamento”. Così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Il nuovo Dpcm – ha spiegato – il secondo nel giro di cinque giorni, probabilmente fra qualche giorno se ne renderà necessario un altro, è la riprova che il Governo non è riuscito a programmare una risposta adeguata alla seconda ondata della pandemia”.

Così parlò Gelmini, che ha ricordato come l’indirizzo sia stato quello di “scaricare le responsabilità su enti locali e Regioni”. Aggiungendo: “Per il trasporto pubblico non si è messo in campo alcun serio progetto di riorganizzazione; sulla scuola si sono persi mesi preziosi; le uniche cose che si riescono a tracciare sono le code ai drive in per i tamponi”.

Poi la chiosa: “Siamo agli ultimatum a palestre e piscine, come se fosse questo il problema. La situazione richiede serietà: i cittadini siano più responsabili del Governo e ne usciremo tutti insieme”.

Antonio Tajani, nel corso della trasmissione Agorà, ha notato: “Non c’è una visione strategica. Eppure si sapeva dalla primavera che ci sarebbe stata una seconda ondata. La Stampa pubblicò in prima pagina uno studio commissionato da Forza Italia che segnalava che ci sarebbe stata una seconda ondata del virus. Il problema è avere una visione complessiva e coordinata. Trasporti, scuola e sport sono settori fondamentali. E poi bisogna bloccare la movida: è lì che c’è la fonte vera del contagio. Servono controlli per strada, non è stato fatto nulla”.

Ieri sera, sulla sua pagina Facebook, era intervenuto anche Silvio Berlusconi. In una nota congiunta con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ha detto: “Dopo sei mesi, il Governo continua a non coinvolgere l’opposizione nelle sue decisioni. Una opposizione che governa 14 Regioni su 20 e rappresenta la maggioranza degli italiani. I presidenti di Regione non hanno avuto una reale possibilità di fare osservazioni e di dare suggerimenti sul Dpcm, nonostante il senso di responsabilità sempre dimostrato. Non si può definire “coinvolgimento” una telefonata con la quale si preannunciava una conferenza stampa già fissata”.

Non solo: “Il centrodestra ripete con forza che sono necessarie oggi più che mai chiarezza e concretezza, che è necessario che il Governo si faccia carico dei danni che saranno subiti dalle imprese. Ribadiamo la disponibilità a collaborare con il Governo, nell’interesse dei cittadini: questo non è certo il momento della superficialità e della fuga dalle responsabilità”.

Aggiornato il 19 ottobre 2020 alle ore 13:02