Covid, chiusure e Regioni: ecco cosa succede

Un modulo per indicare gli spostamenti possibili solo per comprovate urgenze. Lombardia e Campania hanno avanzato l’ipotesi della “serrata” dopo le 23 e nel weekend. A seguirle, Piemonte e Liguria. Nel mezzo, il Governo è al lavoro per stilare un protocollo con all’interno le linee guida e regole uguali per tutti, da osservare nella redazione delle misure anti-contagio prese da ogni Regione. Un modo, questo, per attuare un coordinamento tra i vari territori.

Sul fronte della movida, a livello nazionale, è al vaglio la decisione della chiusura al pubblico dopo le 21 di strade o piazze dove potrebbe crearsi assembramento. Una chiusura che potrebbe essere anche parziale, registrando l’accesso senza interdirlo per le abitazioni private, garantendo il deflusso per esercizi commerciali. Alle forze dell’ordine il controllo del rispetto dei divieti, con l’eventuale ausilio dei militari.

Ecco, nel dettaglio, come si stanno muovendo alcune regioni italiane.

Campania

Il governatore Vincenzo De Luca dal venerdì introdurrà il divieto di spostamento dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania. Se dovessero sussistere esigenze legate a motivi di salute o di lavoro, per esempio, servirà l’autocertificazione. Ok al rientro presso la propria residenza o il proprio domicilio. Nell’ordinanza, è anche richiesto al ministero della Salute la disposizione di sospendere le attività dalle 23 alle 5 e gli spostamenti dalle 24 a cominciare dal prossimo weekend, ovviamente sul territorio regionale.

Lombardia

Tra le ipotesi, coprifuoco dalle 23 alle 5, chiusura dei centri commerciali a esclusione dei negozi di generi alimentari, nel fine settimana. Il tutto fino al 13 novembre, come idea di base. Oggi è attesa l’ordinanza. La precedente, per la cronaca, aveva già indicato misure legate alla movida, soprattutto con la lente di ingrandimento sulla somministrazione di alimenti e bevande dopo le 24.

Liguria

Occhi puntati sugli assembramenti, con chiusure di centri culturali e sociali. L’ordinanza di Giovanni Toti durerà da oggi fino al 13 novembre. Nel pacchetto, c’è lo stop alle manifestazioni pubbliche e private. Dalle 5 alle 18 ok alle attività delle sale gioco, dalle 5 alle 24 è consentito il servizio per bar e ristorazione.

Piemonte

Due le ordinanze firmate dal presidente della Regione, Alberto Cirio. Una che ha come oggetto la scuola superiore: da lunedì via all’alternanza didattica, digitale e in presenza. L’altra sui centri commerciali, chiusi nei weekend mentre nel corso della settimana le attività al dettaglio (escluse le farmacie) resteranno con le saracinesche abbassate dalle 24 alle 5.

Aggiornato il 21 ottobre 2020 alle ore 13:28