Dalle stelle al buco nero

venerdì 27 novembre 2020


Il Movimento 5 Stelle al suo apparire, nello scenario politico italiano, sembrava davvero come una costellazione nascente, luminosa e splendida. Guidati dai due guru, Beppe Grillo e Casaleggio padre (Gianroberto), questo gruppo di giovani donne e uomini aveva fatto ben sperare, in una riforma della vecchia politica. Al grido di via i corrotti, via i non presentabili, perché con problemi con la giustizia, via i benefici economici della casta, riduciamo i parlamentari ed i costi della politica, e tante altre promesse, troppe, milioni di italiani si sono fatti sedurre. Hanno stravinto alle ultime elezioni politiche, divenendo il primo partito dell’arco costituzionale e sbaragliando i partiti, di più antica tradizione. Si dice che Giulio Andreotti affermasse “il potere logora chi non ce l’ha”: sbagliava! Il Movimento 5 Stelle, non appena salito al potere, ha dimenticato le promesse elettorali, e nel suo attaccamento al potere, ha disperso in pochissimo tempo un bacino enorme di elettori.

Ora arriva l’ultima ferale notizia per il Movimento e, non da un organo di stampa, vicino alla destra, ma dal giornale “Il Riformista” del direttore Piero Sansonetti. Trattasi di uno scoop riguardante una parcella milionaria pagata da Philip Morris, una delle aziende leader produttrici di sigarette, a Casaleggio figlio (Davide), per abbassare le tasse sulle sigarette elettroniche, dove sono leader mondiali. Si parla già di una Cinquestellopoli. Quest’ultima batosta si assomma a tutte quelle che stanno raccogliendo, da quando sono al Governo. Non si contano gaffe, errori e dimenticanze che hanno un costo altissimo per gli italiani, soprattutto oggi, dove avremmo bisogno di persone davvero preparate e non improvvisati. Una costellazione con cinque stelle luminose si sta trasformando in un profondo e oscuro buco nero e le stelle si sono spente quasi tutte. La spiegazione di tutto ciò sta nel fatto che la classe politica creata dai due guru, Beppe Grillo e Casaleggio padre, era profondamente impreparata, indottrinata su valori come onestà e digitalizzazione della politica, su un populismo molto superficiale e senza supporto dottrinale. Questa classe di politici ha visto nella partecipazione al Movimento come un modo per prendere l’ascensore sociale. Lo si è visto quasi subito e pian piano tutti i nodi son venuti al pettine, raggiunto un determinato status sociale, non sorretti da una base ideologica e dottrinale, sono crollati ed hanno pensato solo a sistemare se stessi ed il loro clan.

Quando manca un’idea forte, con un substrato ideologico storico importante, come è il liberismo, per noi del Partito Liberale Italiano, o il socialismo riformista per i partiti che si rifanno a quella ideologia, prevale una mentalità privatistica e neanche partitica, lo dimostrano le continue defezioni al Movimento. Solo le idee e la fede in grandi idee politiche e sociali garantisce che gli uomini abbiano un maggior senso dello Stato e della cosa pubblica. Probabilmente, quella costellazione luminosa, che sembrava bella ai tanti, era soltanto una grande finzione. Oggi lo spettacolo offerto da questi parvenu della politica è come quello di un novello Kronos che mangia i suoi figli, di un buco nero che mangia le stelle.


di Giuseppe Vignera