Lo strabismo non dona alla destra

È da settembre, dopo le elezioni regionali, che sto osservando, con attenzione, uno strano fenomeno a livello politico e comunicativo che ha colpito i due leader della destra italiana: Giorgia Meloni e Matteo Salvini. È una specie di strabismo, malattia che colpisce gli occhi e che porta ad indirizzare lo sguardo verso due parti opposte, fenomeno che oggi è molto meno diffuso, in quanto si cura con interventi riparativi, e che provocava disagio, in quanto, l’interlocutore, non riusciva a capire dove fosse diretto realmente lo sguardo. Frequentando i social media, m’imbatto quotidianamente, in segnalazioni di disappunto dell’azione di Governo e dell’alleanza di supporto, da parte sia dei due leader, così come di deputati della destra, fortemente attivi sui social. Indubbiamente di temi su cui essere arrabbiati ce ne sono stati e continuano ad essercene, è un po’ come se il Governo, quasi per gioco, sfidasse costantemente la pazienza degli italiani. In effetti non lo fanno per gioco, ma vista l’impreparazione politica e tecnica di questa compagine governativa, quotidianamente, senza volere, mettono in mostra la loro incapacità a trovare soluzioni idonee alla situazione, pensiamo al caos trasporti e scuola, pensiamo alla crisi in cui stanno gettando alcune categorie imprenditoriali. Un governo minato dalla divisione interna, dove il Partito Democratico, rientrato in gioco solo grazie alla volontà di non andare ad elezioni del Movimento 5 Stelle, sta alzando la voce, anche perché comunque la sua dirigenza è più preparata, e tenta di prendere la barra di comando, puntando tra l’altro: all’immigrazione facile, ad un europeismo, compiacente dei poteri forti franco tedeschi, e non ultimo, ricercando fondi, tramite una bella patrimoniale o accedendo al Mes. Tutte queste cose le leggiamo sui giornali, le vediamo in televisione e vengono rimarcate sui social, con migliaia di like e di commenti.

Ora mi sembra davvero un atteggiamento strabico, quello di aizzare il popolo di destra, di continuare a dire che così non si può andare avanti, e poi non far seguire alle parole un’azione forte e ben visibile. Inoltre, la domanda che si sono fatti tutti e che denota una profonda incomprensione verso i vertici dei partiti, è come mai si è votato sì allo scostamento di bilancio? Ma come, continuate ad attaccare il Governo, avete l’opportunità di tenerlo sulla graticola, ed invece, senza fiatare, vi siete accodati a Forza Italia, adducendo come scusante che sono state recepite delle vostre eccezioni. Io credo che questa politica che opera in modo difforme, comunicazione incendiaria e azione inesistente, non porterà buoni frutti ai due partiti, perché non può essere compresa dall’elettorato. Il popolo italiano vorrebbe la linearità nei comportamenti dei propri rappresentanti, vorrebbe una certa moralità nell’azione, la politica del doppiogiochismo non è mai stata premiata nei seggi elettorali. E si inizia ad intuire un certo disinnamoramento, nei commenti sempre più critici, che si leggono sui social, in risposta ai post. Sarebbe opportuno cambiare immediatamente la musica prima che questa diventi stonata e non piaccia più agli italiani. Ai due leader, Meloni e Salvini, mi viene da consigliare di farsi operare, simbolicamente, per risolvere questo strabismo, altrimenti sarà inevitabile fare la stessa fine dello strabico, per antonomasia, Movimento 5 Stelle, che è riuscito a perdere, nel giro di poco tempo, milioni di voti.

Aggiornato il 01 dicembre 2020 alle ore 09:07