Elezioni per mantenere la pace

Il problema è: Matteo Salvini è evidentemente inviso al Quirinale. Non riceverebbe un euro dalle altre forze politiche, ove mai al governo. Cosa che impediscono con tutte le forze, piuttosto lo processano. La città di Benevento e i beneventani, tramite i Mastella, hanno un nuovo parcheggio e un enorme nuovo palazzo. Poi ci sono i soldi europei che, contro Salvini, come per magia non arrivano all’Italia, mentre strisciando e “accogliendo” irregolari a man bassa contro gli italiani, arrivano (arriverebbero). Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non fa votare perché vuole prima “incassare”. Questa è la realtà dei fatti. Schifosa e ingiusta, ma è la realtà.

Forse non è “sfuggito” ai più che, per “togliere di mezzo” il presidente eletto degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, hanno barato e “frodato” con software e “falsi voti” persino le elezioni. Lo stesso vale in Italia: l’Europa franco-tedesca detta e “fa” le “regole”. A sua discrezione. Se non ci stai (incluso un trattamento “Grecia”), ci starai a forza. Più che libertà e democrazia, siamo dentro uno scontro violento continuo, e forsennato, di forze molto poco democratiche e liberali, tramite cui si cammina a vista, per incassare. E per cercare di mantenere la pace.

Poco tempo fa con Hillary Clinton, segretario di Stato con Barack Obama, siamo andati con lo scontro e la guerra in Libia a un passo piccolo-piccolo così dalla guerra, nelle nostre strade e case, qui in Italia. Grazie al presidente eletto e rieletto Donald Trump, con il turco Recep Tayyip Erdogan sotto lo stretto controllo di Vladimir Putin d’accordo con Trump, la situazione si è qualche modo “raffreddata”, perdendo noi tutto quasi in Libia. Ma è stata salvata la pace, la nostra pace. La presidenza, “estorta” a Trump, di Joe Biden è pericolosa per l’Italia, perché dietro ci sono i Clinton che non badano troppo per il sottile se l’Africa del Nord scoppia e i Paesi limitrofi, tra cui per prima l’Italia, fossero percorsi dalla guerra anziché dalla pace. Putin, bisogna chiedersi, siamo certi che darebbe la “copertura” indispensabile per la pace, a un Biden/Obama/Clinton, e non – piuttosto – la dismetterebbe?

Presidenze e governi, i Parlamenti devono essere eletti dai loro popoli: è la prima fondamentale garanzia della pace. Soprattutto la nostra. Non si ha la pace senza il rapporto stretto democraticamente sigillato tra eletto – presidenti, governanti, parlamentari – ed elettori.

 

Aggiornato il 18 gennaio 2021 alle ore 08:12