Antonio Catricalà è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma, nel quartiere Parioli. Sessantanove anni, avvocato cassazionista, magistrato del Consiglio di Stato, ex presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato: il corpo senza vita dell’ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Governo di Mario Monti) è stato rinvenuto oggi, mercoledì 24 febbraio.

Catricalà, nel maggio del 2013, aveva ricevuto anche l’incarico di viceministro del Mise (ministero dello Sviluppo economico) con l’esecutivo di Enrico Letta. Negli ultimi tempi, tra le altre cose, il suo nome era affiorato più volte per un ruolo, come consulente, nel Governo di Mario Draghi. Non solo: dal 2017 era presidente del cda della società Aeroporti di Roma e nei giorni scorsi era stato nominato presidente dell’Igi, l’Istituto grandi infrastrutture.

Dirigente pubblico, professore di Diritto privato all’Università Unipegaso, professore di Diritto dei consumatori all’Università Luiss Guido Carli: Antonio Catricalà, secondo le prime informazioni raccolte, si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa. Sul posto gli agenti del commissariato di zona e la Polizia Scientifica.

La Procura ha aperto un fascicolo di indagine. L’Aula del Senato, su invito della presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha rispettato un minuto di silenzio in memoria di Catricalà.

Aggiornato il 24 febbraio 2021 alle ore 12:28