Green pass, va in scena lo scontro Pd-Lega

giovedì 2 settembre 2021


Acque agitate nella maggioranza di governo. Il “no” della Lega al Green pass in Commissione Affari sociali alla Camera crea malumori tra le forze che sostengono l’esecutivo guidato da Mario Draghi. Alla Festa de l’Unità di Bologna Enrico Letta lancia un duro attacco a Matteo Salvini. Per il leader Pd è “un fatto gravissimo” che renderebbe la Lega “incompatibile con lo stare nella maggioranza di governo”. Per il segretario dem, “di fatto così la Lega strizza l’occhio ai No-vax, è molto grave. La Lega votando in Parlamento gli emendamenti contro il green pass, di fatto legittima le manifestazioni No-vax”.

Contro il Carroccio si schiera anche il ministro della Salute Roberto Speranza, che ospite di La7 ha assicurato come non ci sia spazio “per giochini politici” e che la Lega “risponde delle proprie azioni nel governo, davanti agli italiani”. Per Speranza, infatti, “forze politiche devono mantenere coerenza rispetto a quello che viene fatto in Consiglio dei ministri. Non si giustifica che si vota in un modo poche settimane fa in Cdm e in modo poi difforme in Commissione”.

E se il titolare della Salute si augura che “il tema rientri nelle prossime ore”, Matteo Salvini sembra invece voler insistere e rilanciare con la proposta di tamponi gratis per tutti a carico dello Stato: “Se lo Stato impone il Green pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile”. “Vediamo – afferma Salvini – se Pd e 5 stelle voteranno a favore di questa proposta della Lega in Commissione”.

Secondo fonti leghiste, “è Letta che vive fuori dal mondo! Chiedere tamponi salivari gratuiti per gli italiani è buon senso, perché dire di no? Chiedere garanzie per lavoratori e imprenditori, chiedere la scuola per tutti gli studenti, difendere lavoratrici e lavoratori, poliziotti e insegnanti, è buon senso. Su 900 emendamenti migliorativi presentati dalla Lega ne verranno accolti, forse, 2. Pd e 5 stelle ragionano come se al governo ci fosse ancora Conte ma, per fortuna, adesso c’è Draghi”.

Nonostante Matteo Renzi flirti da tempo con Salvini, l’ex premier non ha esitato ad attaccare il Carroccio. “La Lega – ha detto a Morning News – ieri ha sbagliato tutto. Così come ha sbagliato tutto chi non ha votato con il governo. Ma credo che questo non sia un problema per il governo. Mi sembra una manfrina per prendere qualche voto, ma credo che per il governo non ci siano problemi. Cercano visibilità, in questo momento i partiti stanno mettendo delle bandierine”, ha continuato. Quanto alla richiesta di Salvini di affiancare la gratuità dei tamponi all’obbligatorietà del Green pass, Renzi osserva: “Il Green pass è la soluzione. Punto. Qualsiasi tentativo di annacquarlo è sbagliato”.

Intervistato dalla Stampa, il deputato della Lega Claudio Borghi è uno dei sette che ieri ha votato no al certificato verde in Commissione Affari sociali alla Camera. “Il Green pass – afferma – è sostanzialmente un obbligo mascherato. Poi magari chi pensa che sia una cosa buona e giusta c’è, la Lega è un grande partito. Ma continuo a credere che non sia giusto negare lo sport ai bambini che non sono vaccinati e che non possono fare tre tamponi a settimana”. Per il deputato del Carroccio, “non è un voto contro il Green pass, ma per migliorarlo. Abbiamo presentato più di seicento emendamenti che abbiamo poi ridotto a quaranta come gesto di buona volontà. Con proposte di buon senso come l’esenzione dei minorenni, i tamponi salivari gratuiti e così via. Visto che in Commissione non si è fatto alcun passo avanti, abbiamo votato i nostri emendamenti”. E alla domanda se questo voto del Carroccio indebolisca il governo chiarisce “Non so se lo indeboliamo o meno. Certo che da parte del governo mi sarebbe piaciuta un’attenzione diversa per le posizioni di Lega e Fratelli d’Italia, che rappresentano da soli metà dell’elettorato. Invece non c’è stato nessun tipo di trattativa o di apertura”.

Intanto, Fabrizio Pregliasco lancia l’allarme sulle minacce e le violenze dei No-vax. Il  virologo e presidente di Anpas in un’intervista al Corriere della Sera parla chiaro: “Noi – sostiene – diventiamo capri espiatori delle paure, messi all’indice come terminale di chissà quali interessi privati, visti come gente che si infila un sacco di soldi in tasca. Mi sono sentito con l’avvocato del collega Matteo Bassetti, anche lui bersaglio di gente poco amichevole che gli si presenta addirittura sotto casa. Vorremmo concordare una linea comune. Abbiamo aperto una chat dedicata. Un nutrito gruppo di medici e di addetti ai lavori che si scambiano informazioni, articoli, sfoghi. C’è anche il virologo Roberto Burioni, da sempre in prima linea”.

Il virologo non nasconde la sua preoccupazione: “Nelle ultime due, tre settimane, da quando si discute sul Green pass, la furia dei No-vax nei miei confronti ha avuto un’impennata. Un po’ di paura ce l’ho. Non vorrei che qualche psicopatico incontrandomi per strada mi riempia di sganassoni o qualche altra cosa. Come è successo a Berlusconi che nel 2009 si è beccato una statuetta del Duomo in viso”. Il fatto di essere ospite in tivù lo ha reso più riconoscibile, “neppure io pensavo di esserlo fino a questo punto” e aggiunge “negli ultimi giorni per proteggermi da eventuali aggressioni fisiche ho deciso di ridurre al minimo i miei spostamenti a piedi, di muovermi lo stretto necessario”.


di Mino Tebaldi