“L’ipotesi di abbandono delle mascherine anche se tutti sono vaccinati in classe non poggia su alcuna evidenza scientifica”. Così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, nel corso di un evento organizzato da Cittadinanzattiva.

Cartabellotta, nel suo intervento, ha spiegato che “l’obiettivo del Governo di garantire la scuola in presenza al 100 per cento” potrebbe non essere raggiunto, tenendo conto delle classi e degli studenti che già si trovano in quarantena.

“È una strategia molto rischiosa puntare esclusivamente sulla vaccinazione senza screening sistematici – ha detto Cartabellotta – e interventi di sistema su aerazione, ventilazione e gestione trasporti”. Non solo: il presidente della Fondazione Gimbe ha snocciolato anche i numeri, per fotografare la situazione. Nel dettaglio, ha commentato: “Gli studi evidenziano che le mascherine riducono il rischio di contagio anche se tutti gli studenti sono vaccinari del 50 per cento per la bassa immunità, del 35 per cento per la media immunità e del 24 per cento per l’alta immunità. Con la variante le percentuali salgono al 70 per cento, al 57 per cento e al 41 per cento”.

Green pass bis: norme su scuola e Università

Misure per la riapertura di scuole e Università in presenza, con la possibile Dad (Didattica a distanza) riservata a singole istituzioni scolastiche (o zone rosse) e l’obbligo di certificazione verde sui mezzi di trasporto. Ok dall’Aula della Camera al decreto-legge Green pass bis. Alla fine, i voti a favore sono stati 335, 51 i no e tre gli astenuti. Il provvedimento va convertito entro il 5 ottobre e deve andare al Senato.

“Il voto della Lega a questo dl sarà favorevole – ha detto Massimiliano Panizzut – speriamo di tornare presto alla vita normale. Nessuno ha piacere di vessare i cittadini. Il Green pass serve per riattivare l'economia. Tra chi vuole il Green pass anche per andare in bagno e chi cita il nazismo c'è la via del buon senso”.

Aggiornato il 22 settembre 2021 alle ore 15:56