Meloni: “Draghi al Quirinale? Nessuno ci lavora per evitare voto”

“I rapporti sono buoni, ha scelto di sostenere questo Governo ma fa bene a difendersi da una sinistra che chiede i voti di un pezzo del centrodestra per far passare le cose sue”.

Con queste parole Giorgia Meloni rivendica il vincolo di coalizione con Matteo Salvini. “Siamo la sola nazione al mondo che lo applica così: il lasciapassare del Governo per poter lavorare. È una misura fatta male, che non bloccherà il contagio. È un’arma di distrazione di massa”. Così la leader di Fratelli d’Italia, ospite a La Stampa nella puntata di 30 minuti al Massimo (condotta dal direttore Giannini), in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano. “Pensa forse che Angela Merkel – sostiene Meloni – sia una No-vax? Crede nella campagna vaccinale e nell’informazione corretta, e non usa il Green pass. Quando parlo di informazione corretta mi riferisco, per dire, alla durata dei vaccini”. Lei cosa farebbe? “Una informazione seria, in primis. Poi avrei lavorato sui contagi: se il Green pass è così utile, perché non è previsto sui mezzi pubblici?”.

Aggiunge la Meloni: “Sono per non fare cose irrazionali, che servono per fare quello che non si vuole dire: se si vuole introdurre l’obbligo vaccinale, lo si faccia apertamente”. Sulla durata del Governo Draghi Meloni è convinta: “Enrico Letta sosterrebbe chiunque pur di arrivare a fine legislatura. E ci si arriverà, purtroppo. Per me prima la democrazia torna e meglio sarà”. E alla domanda ‘però si dice anche che se Draghi andasse al Quirinale, si andrebbe subito al voto, le andrebbe bene?’ la leader di Fdi risponde: “Per questo nessuno ci lavora: andare a votare sarebbe una buona notizia, ma sono l’unica a pensarla così”. E “non sono d’accordo”, aggiunge la Meloni, circa l’ipotesi di un Mattarella bis: “Sarebbe un altro segnale di una politica che abdica”.

Aggiornato il 24 settembre 2021 alle ore 17:15