Cts: possibile riapertura discoteche in zona bianca

Riapertura graduale delle discoteche in zona bianca? “Si può fare” direbbe il dottor Frederick von Frankenstein nel celebre film “Frankenstein junior”. Il Comitato tecnico-scientifico ha preso visione della richiesta sulle attività di sale da ballo e discoteche. Attività che, ha evidenziato il Cts, “si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus”.

Il Comitato ha poi aggiunto: “Fermo restando che gli accessi a queste attività debbano avvenire esclusivamente attraverso un meccanismo di registrazione che consenta un eventuale tracciamento e solo in presenza di green pass valido, si ritiene che se ne possa considerare l’apertura con una progressiva gradualità, anche tenendo conto della necessità di valutare l’impatto delle misure già adottate”.

Per il Cts le danze possono essere permesse “in zona bianca garantendo: una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35 per cento della capienza massima al chiuso e al 50 per cento all’aperto; la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo d’aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo Iss; l’uso obbligatorio dei bicchieri monouso; la garanzia della possibilità di frequente igienizzazione delle mani oltre che la pulizia e la sanificazione dei locali; l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso”.

Maurizio Pasca, presidente del sindacato italiano dei locali da ballo (Silb), all’Adnkronos ha commentato: “Negli stadi e nei cinema aumentano la capienza, per le discoteche il 35 per cento è una capienza ridotta. È inaccettabile”. E ancora: “È importante aprire, ma non possiamo mantenere quella capienza, i costi di gestione sono ingenti e certamente non riusciremmo a coprirli”.

“Una discoteca che ha una capienza di 1000 persone ha almeno 50-60 persone che lavorano, allora significa che potrebbero entrare solo in 200 – ha terminato Pasca – è ridicolo, solo il Cts poteva pensarlo. Ci dicano che vogliono tenere le discoteche chiuse, sarebbe più onesto e ci diano ristori sostanziali”.

Aggiornato il 06 ottobre 2021 alle ore 11:29