Forza Italia: è l’ora delle scelte

L’articolo 1 dello statuto di Forza Italia sancisce che il movimento si basa su ideali propri delle tradizioni democratico-liberali, cattolico-liberali, laiche e riformiste europee. Il che vuol dire che il partito di Silvio Berlusconi, nei suoi ideali, non ha nulla a che fare con il duo Meloni-Salvini. Del resto, Forza Italia sembra gradualmente spegnersi su se stessa a causa dell’assorbimento costante di consensi da parte di Lega e Fratelli d’Italia.

Da osservatore esterno credo che per Silvio Berlusconi e Antonio Tajani sia giunto il momento di fare scelte coraggiose e drastiche: azzerare tutti i vertici (soprattutto quelli locali) e ripartire da zero con un soggetto politico che sia in grado di staccarsi definitivamente da inneggianti “mani tese” e dai bicchieri di mojito per ritrovare i propri valori originari. Liberalismo, laicità e rifomismo europeo devono ritornare al centro dell’azione politica di Fi pena la sua definitiva estinzione a favore degli altri due partiti.

Il risultato della lista di Carlo Calenda a Roma ha dimostrato che nel Paese c’è il bisogno-necessità di soggetti politici che sappiano realmente interpretare valori diversi dal sovranismo, dal populismo, dagli estremismi che a lungo andare (e la storia lo dimostra) si rivelano inconcludenti ed anche di corto respiro.

Aggiornato il 07 ottobre 2021 alle ore 11:56