Nucleare, Calenda sfida Letta e strizza l’occhio a Salvini

giovedì 30 giugno 2022


Carlo Calenda sfida Enrico Letta e lancia una “sponda” a Matteo Salvini. L’oggetto del contendere riguarda un tema assai divisivo come il nucleare. Il leader di Azione, in una conferenza stampa, presenta una mozione al Senato che si pone l’obiettivo di reintrodurre il nucleare in Italia, con 7 nuove centrali e chiede un confronto al leader dem. Calenda punta “a reintrodurre il nucleare nel nostro mix energetico. Senza il nucleare è impossibile raggiungere tecnicamente l’obiettivo di zero emissione nella produzione elettrica. È una energia a basso costo e che ha una dipendenza altrettanto bassa da fonti straniere, dal punto di vista dell’approvvigionamento. Eravamo leader nel nucleare. Oggi i reattori di ultimissima generazione sono sicurissimi, dobbiamo varare un piano per costruirli in tempi rapidissimi”.

L’ex europarlamentare Pd fa sapere che sulla questione nucleare la pensa come il leader della Lega. “Certo – attacca Calenda – come sulla giustizia. Su molte cose siamo d’accordo con Salvini. Non è che siamo sempre e solo d’accordo con il centrosinistra, sennò staremmo nel centrosinistra. Siamo, invece, in grave disaccordo con la politica energetica del centrosinistra che non spiega mai come fare le cose”. Da qui l’esigenza di un confronto. Un dibattito con il segretario del Pd. “Questa nostra mozione – chiosa – mostrerà chi in Parlamento è green sul serio. Sfido Enrico Letta a un confronto affinché possa spiegare agli italiani in che modo, senza il nucleare, possiamo raggiungere l’obiettivo prioritario delle emissioni zero”. Per l’ex ministro, il referendum contro il nucleare fu il “primo atto del populismo”.

Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia, è da tempo favorevole al nucleare. “Il tema – sostiene – è troppo importante e strategico per il futuro del Paese. Dopo due mesi di rinvii, ora è il momento di decidere: auspichiamo che il Parlamento approvi la mozione di Noi con l’Italia che la conferenza dei capigruppo ha calendarizzato per la prossima settimana. La nostra mozione è stata sottoscritta anche da Italia viva e ci auguriamo che altre forze politiche si aggiungano. Raggiungere l’autosufficienza energetica e non scaricare i costi delle crisi geopolitiche su famiglie e imprese è possibile, ma non bastano le rinnovabili, come un certo ambientalismo da salotto vorrebbe far credere, è indispensabile il nucleare green di ultima generazione”. Per Lupi, “se l’Italia non farà questa scelta in tempi rapidi, si condannerà a essere schiava di regimi autoritari e dei loro combustibili fossili, con pesanti conseguenze economiche e ambientali. La decisione spetta al Parlamento, ma, nel caso in cui non venisse votata o approvata, siamo pronti a raccogliere le firme per il referendum. Il quesito è già scritto ed oggi è stato convocato un ufficio di presidenza ad hoc di Noi con l’Italia per ratificare la decisione”.


di Duilio Vivanti