Centrodestra: incontro Meloni-Salvini

mercoledì 28 settembre 2022


È il giorno dell’incontro tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Al termine del quale è emerso un aspetto: grande collaborazione e unità di intenti. “Entrambi i leader – è spiegato in una nota congiunta – hanno espresso soddisfazione per la fiducia data dagli italiani alla coalizione e hanno ribadito il grande senso di responsabilità che questo risultato comporta. Meloni e Salvini hanno fatto il punto della situazione e delle priorità e urgenze all'ordine del giorno del Governo e del Parlamento, anche alla luce della complessa situazione che l’Italia sta vivendo”.

Intanto, la leader di Fratelli d’Italia, su Twitter, confessa: “Trovo abbastanza surreale che certa stampa inventi di sana pianta miei virgolettati, pubblicando ricostruzioni del tutto arbitrarie. Si mettano l’anima in pace: il centrodestra unito ha vinto le elezioni ed è pronto a governare. Basta mistificazioni”. Parole, queste, che si riferiscono a titoli che vedrebbero il Capitano fuori da ruoli chiave dell’Esecutivo.

Nel frattempo, Francesco Lollobrigida – capogruppo uscente di Fratelli d’Italia alla Camera, in interviste apparse su La Repubblica e Il Messaggero, segnala come il partito di Meloni abbia intenzione di rivedere la Costituzione. O meglio: “Nessuno vuole stravolgere la Costituzione, non intendiamo toccare i valori fondanti contenuti nella prima parte”. Eppure “noi crediamo che occorra una rivisitazione. A partire dal presidenzialismo”.

Secondo Lollobrigida, è necessaria “una norma che dia stabilità, efficienza, potere di scelta ai cittadini. E stavolta bisogna fare presto”. Da qui il confronto di FdI gli altri partiti: “Una Costituente, una bicamerale, si può trovare la formula”.

E ancora: “Il principio della sovranità del diritto comunitario su quello nazionale è oggetto di dibattito anche in altri Paesi… Sì, la sovranità del diritto Ue va rivista: discutiamone. Anche perché nessuno pensa più, alla luce degli ultimi eventi, che l’Europa sia perfetta”.

In più: “Noi siamo i più grandi difensori della legge 194, perché ne vogliamo l’applicazione piena. Anche nella parte che dà il diritto alle donne di non abortire, se questa scelta è dettata da condizioni particolari, come quelle economiche”. Sulla crisi economia, inoltre, “dobbiamo prima capire che disponibilità c’è nella manovra finanziaria ma esistono delle contingenze, come l’emergenza bollette che sono prioritarie. Il primo Cdm – spero – partirà da qui”. Infine, sul reddito di cittadinanza “ragioneremo con gli alleati sulle tempistiche per non impattare le sacche di disagio che si sono create. Senza dubbio si andrà verso l’abolizione, dando sostegni adeguati a chi non può lavorare”.


di Mimmo Fornari