Ma quale partito radicale di massa

domenica 6 novembre 2022


Lunga intervista di Luca Ricolfi sul quotidiano Libero. Si parla del Partito democratico e dei suoi guai. Ecco la “profezia”: “Io penso che fra cinque mesi, quando si degneranno di tenere un congresso, i buoi saranno già scappati nella stalla dei Cinque Stelle. A quel punto al Pd resteranno solo due strade: o calendo-renzizzarsi, con grande smacco; o diventare esplicitamente quel che già è: un partito radicale di massa, che si occupa solo di diritti civili e immigrazione, ed è sinceramente convinto di rappresentare “la parte migliore del Paese”.

Sia benedetto Augusto Del Noce quando mille anni fa se ne uscì con questa sua espressione… Siamo ancora lì, a cincischiare sul fatto che il Pci-Pds-Pd sia “un partito radicale di massa”. A parte che ci sarebbe nulla di male e tutto di bene, ma quando mai? Quando mai se non proprio tirato a forza da eventi e situazioni che non ha determinato e determina, il Pci-Pds-Pd si “occupa solo di diritti civili e immigrazione”? Ma lo facesse, lo facesse...

Purtroppo no. È di altro che si occupa e occupa. E tanti bravi, buoni, saggi “consiglieri” con questa sbobba del partito radicale di massa. Che barba-che-noia-che-noia-che barba...


di Valter Vecellio