Lollobrigida e la difesa del made in Italy

venerdì 11 novembre 2022


Il vento politico sta cambiando. Dalle dichiarazioni e dalle strategie del nuovo Governo si evince quanto la politica sia tornata protagonista, sostituendosi all’impostazione prettamente tecnica dei precedenti Esecutivi. Con questo modus agendi, il nuovo ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Francesco Lollobrigida, ha deciso di impostare la sua azione, ribadita anche durante l’intervento a Roma, presso il centro congressi “La Nuvola di Fuksas”, nel corso della nona edizione dell’“Excellence Food Innovation”.

Il ministro ha sostenuto: “Noi crediamo che un popolo debba riappropriarsi del diritto che abbiamo definito, nel nome del nostro ministero, sovranità alimentare. Il diritto di un popolo a certificare la centralità del produttore e del consumatore. Dobbiamo produrre secondo parametri di rispetto del mondo del lavoro, dell’ambiente, della qualità. Quello che arriva sulle nostre tavole deve essere un prodotto di qualità. Purtroppo, non è l’idea di tutte le nazioni, neanche a livello europeo”.

Nel prosieguo del suo intervento, ha precisato che “l’Italia in sede europea, su mio mandato, ha votato contro l’ipotesi della promozione orizzontale, che è una aggressione ai prodotti di chi ha ancora delle filiere corte molto importanti”, aggiungendo che “si punta nel mondo a ragionare per produzioni intensive che diano da mangiare a tutti, senza più preoccuparsi di che cosa viene proposto come cibo. Dobbiamo contrastare il tentativo di trasformare i nostri alimenti in prodotti da laboratorio, o di creare in laboratorio carne e altro invece che negli allevamenti”.

Lollobrigida, infine, ha manifestato apertamente la sua estrema attenzione e sensibilità politica riguardo la difesa dei prodotti di eccellenza del made in Italy, ribadendo che “dobbiamo riuscire a contrastare il fenomeno, che va ad affermarsi sempre di più, di coloro che copiano i nomi dei nostri prodotti, perché la capacità dell’eccellenza della produzione italiana è quella che ci rende più forti e competitivi”.


di Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno