Pd, Bonaccini: “Giarrusso chieda scusa, ma guardiamo oltre”

Stefano Bonaccini prova a chiudere il caso Giarrusso. L’europarlamentare, ex grillino, appena un paio di giorni fa, nel corso della Convention programmatica di Milano del presidente dell’Emilia-Romagna, ha annunciato “ufficialmente l’ingesso nel Partito democratico”. La dichiarazione dell’ex Iena Dino Giarrusso ha destato sconcerto e messo in subbuglio i sostenitori del candidato più accreditato alla segreteria del Pd: dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori al primo cittadino di Firenze Dario Nardella. Ai cronisti che lo sollecitano, a margine di una conferenza stampa a Bologna, Bonaccini ribadisce: “Per le dichiarazioni fatte in passato è bene scusarsi se è stata ferita una comunità”. Ma, secondo Bonaccini, è tempo di guardare oltre: “Noi siamo un Paese che rischia di far prendere la scena a notizie come queste, piuttosto che al bombardamento di missili sulla Russia, la ripresa del terrorismo in Medio Oriente, le condanne a morte di ragazzi e ragazze che chiedono diritti in Iran”. Nonostante sia evidente il passo falso, Bonaccini fa un bilancio molto positivo della due giorni milanese: “Io credo che alla fine il sedimento che rimane è quello delle cose importanti, dell’idea di Paese. Sono rimasto molto contento da questa due giorni, un bel contributo a rigenerare il Pd per il futuro. È stata una due giorni molto bella – prosegue – perché si sono alternate decine e decine di esperienze sul palco, di persone in gran parte non appartenenti alla sfera della classe dirigente dei partiti, della politica, molti amministratori locali, ma soprattutto tanta società reale”.

Nardella, il coordinatore nazionale della mozione Bonaccini, detta la linea. “Chiunque voglia entrare nel Pd – afferma – lo deve fare con grande umiltà, grande coerenza, e quindi deve anche fare ammenda di tutti gli attacchi, le cattiverie fatte nei confronti del Pd, altrimenti sarebbe palesemente incoerente”. Anche secondo Paola De Micheli, Giarrusso deve scusarsi. “Questa stagione difficile – afferma la candidata alla segreteria dem – è stata caratterizzata dal continuo richiamo all’ingresso di persone nuove. Lo condivido, però penso che quando si decide di entrare in un partito si debba fare un percorso. Se immagino che chi entra ora, dopo le cose che ha detto Giarrusso su di noi, ha gli stessi diritti di un militante da 15 anni, è ovvio che c’è una reazione rabbiosa. Io ero contraria a un congresso fatto così, ma solo io ho alzato la mano. Oggi ci scandalizziamo di Giarrusso, ma nei territori stanno entrando persone che fino a sei mesi erano in liste contro di noi. Sono contraria alle porte girevoli”. Laura Boldrini non ha dubbi: Giarrusso deve scusarsi. La deputata, appena iscritta al Pd, sostenitrice di Elly Schlein è stata molto netta. Giarrusso “non ha mai risparmiato parole eccessive nei confronti del Pd. Meraviglia un po’ la sua scelta. Può cambiare idea, ma almeno dovrebbe scusarsi. I militanti non sono contenti. Ha detto delle cose tremende. Oggi non può far finta di nulla e, fischiettando, entrare nel Pd”.

Nella polemica scatenata dal possibile ingresso di Giarrusso entra, a “gamba tesa”, con un post su Twitter, un militante illustre: Alessandro Gassmann. “Non vi voto Mai più”, hashtag: adieu. E ancora: “Andassero a fare in c…”. Un attacco durissimo dell’attore. “Un partito che continua ad essere riempito di individui che non sono richiesti e che nulla hanno a che fare con l’idea iniziale. Un continuo cavallo di Troia lontano dai problemi reali e dal futuro delle nuove generazioni”, scrive l’attore romano prima di annunciare che i dem il suo voto se lo possono anche scordare. Il post risale al 28 gennaio, lo stesso giorno in cui l’ex grillino è salito sul palco della due giorni organizzata a Milano. Alcuni utenti invitano Gassmann a seguire il M5s di Giuseppe Conte, senza ottenere riscontri.

Aggiornato il 30 gennaio 2023 alle ore 17:58