Sviluppo del cinema nel Lazio: la ricetta di Forza Italia

Forza Italia ha aperto una speranza per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo nel Lazio. In vista delle elezioni regionali del 12/13 febbraio, ieri Rita Dalla Chiesa, capogruppo di Forza Italia in commissione Cultura, l’onorevole Patrizia Marrocco e Pier Ernesto Irmici, candidato nella lista degli Azzurri alle Regionali hanno incontrato i giornalisti e gli operatori del settore nel corso della conferenza stampa “Roma motore dell’industria italiana del cinema e dell’audiovisivo. Il ruolo della Regione Lazio per imprimere un nuovo impulso”.

Rita Dalla Chiesa ha raccontato di una Città eterna conosciuta nel mondo attraverso film indimenticabili, una “grande Capitale del cinema mondiale” che ha vissuto momenti di grande splendore, carichi di importanti tradizioni culturali ricordando, per esempio, le famose estati romane di Renato Nicolini lungo gli argini del Tevere nelle quali “il romano non si è mai sentito solo”.

Attualmente, però, occorre riportare la cultura su Roma superando l’attuale degrado, anche urbano (“prima andrebbe sterilizzata e poi riabitata”) per riportarla ai livelli passati attraverso “una cultura che unisca tutti, dagli anziani ai bambini, senza tralasciare nessuna categoria”, ridando lavoro, speranza e lustro alla città, senza dimenticare l’importanza del ruolo delle maestranze nel mondo dello spettacolo.

Patrizia Marrocco ha evidenziato la necessità di un ritorno del Lazio come protagonista dell’audiovisivo e dello spettacolo, partendo da un importante lavoro di ristrutturazione con agevolazioni economiche per gli storici Studios, di un rilancio di Cinecittà per far tornare Roma la “Hollywood sul Tevere” di un tempo, di una riorganizzazione della Film Commission Roma-Lazio volta a ridare voce alle realtà, incrementando i finanziamenti destinati a realizzare i progetti anche turistici del territorio laziale.

È da sottolineare che il Lazio è la prima regione d’Italia per fondi destinati alla produzione audiovisuale e che sarebbe opportuno far confluire tutte le competenze in un unico organismo, per razionalizzare e coordinare le diverse attività del settore, un sistema cinema e audiovisivo della Regione Lazio, sostenendo gli autori e i produttori indipendenti nello sviluppo dei progetti, incentivando la produzione indipendente con sostegni alle piccole e medie imprese; sburocratizzazione e assegnazione di contributi economici per le produzioni che scelgono il Lazio come loro “teatro” per le riprese all’aperto e al chiuso (basti pensare ai costosi permessi per l’accesso alle zone con traffico limitato e a quelle gestite dalla Sovrintendenza alle Belle Arti), internazionalizzazione con sostegni adeguati alle coproduzioni internazionali, promozione, sostegno e coordinamento ai Festival ed alle sale cinematografiche non solo a Roma, ma in tutta la Regione.

Da aggiungere a tutto ciò un’adeguata formazione, alfabetizzazione e valorizzazione e conservazione del patrimonio costituito dagli archivi e dalle mediateche territoriali. Ovviamente, non potevano mancare critiche alle politiche sul cinema e all’audiovisivo sviluppate dal centrosinistra nel corso di due legislature.

Pier Ernesto Irmici ha evidenziato che, rispetto alla legge del 2011 varata dal centrodestra su sua iniziativa, il centrosinistra non solo non ha aggiunto nulla di nuovo ma per quanto riguarda la produzione ha tagliato i fondi.

Aggiornato il 03 febbraio 2023 alle ore 17:14