Droga forzata a ragazze, è allarme stupri nei locali

La lotta alla tossicodipendenza sta subendo un rallentamento. C’è una sorta di “sottovalutazione” del fenomeno: a lanciare l’allarme è la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi, denunciando che “sono sottostimati” l’abuso di droga e gli effetti delle nuove sostanze. La sua attenzione va, in particolare, alle ragazze che sono inconsapevolmente drogate nei locali per poi subire violenze sessuali.

“Noi - ha detto l’esponente del governo - qui vogliamo lanciare un campanello di allarme” ai giovani che con questo uso distruttivo vedono compromesso il loro futuro. Fra i segnali da cogliere, l’aumento dell’uso di droghe fra le donne e tra le più giovani: c’è la disponibilità della vendita online, l’allarme sull’inconsapevole assunzione nei locali fra le più giovani che vengono poi abusate sessualmente, il ricorso a farmaci regolarmente prescritti che però portano una folta fetta di donne a dipenderne. La lotta contro la droga è “una sfida alla quale non possiamo rinunciare” anche perché il traffico illecito “finanzia il terrorismo”.

Boschi ha parlato al seminario su “Donne e droghe”, organizzato dal Dipartimento politiche antidroga in occasione della Giornata mondiale contro la droga, che si celebra oggi. Lo stesso Dipartimento ha diffuso un’anticipazione della relazione annuale sulle politiche antidroga che sarà presto presentata al Parlamento. Nel 2016 sono stati 143mila i tossicodipendenti seguiti dai servizi pubblici. Di questi 19mila erano donne. Il 28 per cento delle giovani fra 15-18 anni ha riferito di aver assunto lo scorso anno una qualche sostanza illegale. Le ragazze fanno più ricorso alla cannabis ed “hanno una maggiore consapevolezza del rischio”. Dal Libro Bianco sulla droga, 8/a edizione (promotori La società della ragione onlus insieme a Forum droghe, Antigone, Cnca e Associazione Luca Coscioni) emerge che nel 2016, sono tornati ad aumentare i detenuti per reati legati alle droghe. E ribadisce che “la repressione e il proibizionismo hanno fallito”.

Soprattutto evidenzia il significativo aumento di segnalazioni ai prefetti di minori per consumo di sostanze illecite, +237 per cento in un anno. La repressione colpisce per quasi l’80 per cento i consumatori di cannabinoidi (78,98%), poi i consumatori di cocaina (13,68%) e di eroina (5,35%). Il 43,26 per cento dei detenuti in Italia è in cella per violazione della legge sulle droghe. 17.733 detenuti al 31/12/2016 lo erano per violazioni alle norme sulla produzione, traffico e detenzione di droghe illecite. Si tratta del 32,52 per cento del totale. Il 25,9 per cento della popolazione carceraria è tossicodipendente (14.157 persone su 54.653), un numero in aumento. La Croce rossa italiana, insieme alla Fondazione Villa Maraini, ha presentato un libro-diario (“Fatti di strada - Diario di un camper antidroga a Roma”) degli operatori delle unità di strada che ogni giorno incontrano e curano tossicodipendenti a Roma.

“Da 25 anni - ha detto Flavio Ronzi, segretario generale della Cri - gli operatori di strada lottano contro la droga e questo li rende dei professionisti, ma lottano anche contro lo stigma, il moralismo, l’ignoranza, la violenza e l’emarginazione e questo li rende eroi e avamposto di umanità”. Il fondatore di Villa Maraini, già presidente della Cri, Massimo Barra ha sottolineato: “L’interesse collettivo è che i tossicodipendenti abbiano accesso facilitato alle cure e non si debbano quotidianamente scontrare con la burocrazia che frena il processo di ingresso alla terapia, perché la terapia è la vera prevenzione contro la diffusione del fenomeno”.

Aggiornato il 26 giugno 2017 alle ore 23:28