Halloween è alle spalle, i nostri cari e il nostro patrimonio restano

venerdì 3 novembre 2017


Il problema di Halloween è che sta diventando sempre più la festa dei bambini, e resistere alla ventata di modernità fatta di feste “importate”, che nulla hanno a che vedere con le nostre tradizioni, è sempre più difficile. Proprio perché ci sono di mezzo loro...

In tutti i modi ho boicottato questa festa, nel mio piccolo continuo a farlo, perché di fatto vuole rendere spensierato il giorno che, invece, la nostra tradizione vorrebbe essere dedicato ai nostri cari. È una tradizione che non è buia la nostra, ma che ci dice di ricordare, in silenzio ma anche in calorosa compagnia, chi ci ha dato molto e oggi non c’è più. L’ondata anglosassone ha però travolto i nostri bambini, proprio mentre i genitori a fatica resistevano, ricordandosi e ricordando loro che per la festa in maschera c’è da attendere il nostro Carnevale, che gioiosamente festeggia l’abbandono della stagione rigida, precedendo i sacrifici della Quaresima e il periodo pasquale.

È dunque difficile, perché i bambini vedono la tv, vanno su Internet e vogliono mascherarsi, festeggiare Halloween e, per un genitore, non è sempre facile far vincere un principio. Manifesto debolezza forse, ma non è facile. È però non difficile, doveroso, utile spiegare ai bambini che è una festicciola, che poco ha a che vedere con la nostra tradizione. E spiegare, magari, che il giorno dopo ci si deve alzare presto per andare al cimitero, a trovare i nonni. Può essere già un primo passo. Come l’altro passo è quello di continuare a valorizzare il Carnevale, ma questo è altro argomento e quasi certamente avremo modo di parlarne tra qualche mese.

Così, per non far torto alla mia coscienza e neanche ai media che tanto osannano questo periodo, anche la nostra attività politica si è allineata al più efficace cerchiobottismo. Intanto i cimiteri: abbiamo presentato un dossier sul Verano, e siamo stati costretti a farlo proprio nel periodo dei nostri morti. Di fatto, istituzioni e media sono quasi del tutto indifferenti alle realtà cimiteriali che si trovano in città. Abbiamo però cimiteri che sono veri e propri musei, alcuni particolarmente estesi, altri piccoli e quasi sconosciuti in periferia. Sono quasi tutti nel degrado, mancano interventi infrastrutturali al Verano, manutenzione ordinaria a Prima Porta e a Trigoria, decoro alla Parrocchietta. Tutti non hanno alcun controllo, sono alla mercé di vandali, disadattati e forse anche psicopatici che rubano foto e cornici. Sono sporchi, insicuri perché in parte di loro cadono calcinacci.

Molti romani si lamentano, scrivono ma sono inascoltati. Ottimo è stato il lavoro svolto da Valeria Campana, che ha promosso un comitato per la tutela dei cimiteri capitolini e che, insieme al consigliere comunale di Roma Capitale Francesco Figliomeni, ha voluto urlare a gran voce che esistono migliaia di romani che non ci sono più ma che meritano rispetto, che non votano ma che hanno diritto al decoro e a una dignitosa memoria. Poi ci sono le loro famiglie, che oggi più di ieri sembrerebbero veramente disposte a combattere per questo.

L’altra cosa che abbiamo fatto è macchinare con le zucche di Halloween, quelle zucche che fanno paura e che danno un lumicino in questa notte buia, almeno secondo gli americani. Noi le abbiamo volute utilizzare per denunciare il buio di Roma, il fatto che centinaia di lampioni in decine di quartieri della Capitale non funzionano. Intere arterie sono al buio, con percezione di sicurezza pari a zero e rischio di incidenti. Abbiamo messo queste zucche in tutte le vie che, da giorni, chiedono il ripristino dell’illuminazione senza alcuna risposta, in vana attesa. Dell’illuminazione se ne dovrebbe occupare Acea, o meglio Roma Capitale dovrebbe far rispettare un protocollo che impone all’azienda di illuminazione romana di provvedere in base a specifici parametri ad erogare questo servizio. Insomma, qui Mafia Capitale e i predecessori c’entrano ben poco, serve alzare la cornetta e far rispettare i romani, facendo valere il ruolo di sindaco. Diciamo che la Raggi se ne è dimenticata, forse perché troppo impegnata ad Ostia o nei guai giudiziari. Intanto una gran parte di Roma è ancora al buio...

Noi andiamo avanti, ci lasciamo alle spalle Halloween, non i nostri cari.

(*) Consigliere regionale del Lazio e membro dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia


di Fabrizio Santori (*)