Omicidio ingegnere napoletano: si allungano i tempi per l’estradizione del fratello

I tempi per il rimpatrio e la consegna alla magistratura italiana di Luca Materazzo, il 36enne napoletano accusato un anno fa dell’omicidio del fratello, l’ingegnere Vittorio con trenta coltellate, si allungano.

La Corte spagnola di Madrid ha deciso di non dare corso alla traduzione automatica in Italia, in quanto l’avvocato spagnolo ha presentato i ricorsi sia contro l’ordine di arresto europeo spiccato dallo Procura di Napoli, sia contro l’estradizione chiesta dall’Italia.

Un fatto è evidente: se la procedura non si concluderà entro novanta giorni, la misura cautelare decadrà. A quel punto, l’unico indagato per quell’omicidio si troverebbe subito in libertà. Frattanto, Luca Materazzo ha parlato esclusivamente con l’avvocato Maria Teresa Olmeda. La legale è stata nominata direttamente d’ufficio, a seguito del fermo dell’uomo in bar di Siviglia due giorni fa.

Intanto emergono nuovi dettagli relativi alla permanenza di Matarazzo in Spagna. Luca potrebbe essere infatti passato da Gibilterra. A questo proposito, sono state trovate delle tracce sui motori di ricerca di Internet all’interno di un computer di un amico dell’uomo. Materazzo aveva un cellulare attivo con una scheda spagnola. Nella rubrica del telefono erano presenti una ventina di numeri. Secondo le indagini quel  telefono potrebbe rivelare i nomi di presunti complici di Matarazzo. Amici che lo avrebbero coperto nel corso della fuga durata un anno.

Aggiornato il 02 febbraio 2018 alle ore 13:26