Don Luigi Ciotti parla del futuro negato ai giovani

venerdì 2 febbraio 2018


I comportamenti antisociali dei giovani italiani senza futuro. È il tema affrontato da Don Luigi Ciotti, alla manifestazione di “Contromafieecorruzione”, a Roma.

“Ai giovani − sostiene il presidente dell’associazione Libera − si nega il futuro e intanto si grida allo scandalo se da quel futuro negato nascono comportamenti antisociali e violenti”.

Secondo don Ciotti, “oggi i problemi degli adolescenti sono diventati i problemi dei ragazzini. Ci sono patologie che si riscontrano a dieci, undici anni. Le baby gang sono anche il frutto della dispersione scolastica, della povertà diffusa, di un sistema di consumo che propone a ogni livello modelli di forza, di possesso, di supremazia. Domina la retorica del boss, del superuomo, del capobranco che comanda, non conosce limiti e tratta le donne come oggetti personali”.

Per il fondatore di Libera, “ben vengano allora le fiction sulla mafia. Ma interroghiamoci sull’impatto che queste rappresentazioni crude e sinistramente affascinanti possono avere su menti suggestionabili e poco attrezzate. Non invoco nessuna censura, beninteso! Ma mi chiedo se l’arte, il cinema, la letteratura siano solo identificazione emotiva e non anche riflessione, dubbio, coscienza critica”.

Don Ciotti è convinto che ci sia “una perdita di memoria che non riguarda solo il passato ma anche il presente. Siamo circondati da un’infinità di stimoli, di impulsi che ostacolano l’esercizio dell’attenzione e della riflessione, e dunque il pensiero critico. Si passa da una cosa all’altra senza approfondire nulla, ma la vita non è una corsa contro il tempo perché il tempo è il tessuto stesso della vita”.


di Guglielmo Eckert