Pubblicità Moby, nota della Federmar-Cisal

“Al bando perbenismo e ipocrisia. Grazie al provocatorio spot di Onorato, è emerso alla ribalta delle cronache un comportamento, avallato dal politically correct, gravemente lesivo dei diritti dei lavoratori, italiani e stranieri”.

Lo ha dichiarato Alessandro Pico (nella foto), segretario generale della Federmar-Cisal.

“Per gli stranieri stipendi da fame, per i marittimi italiani la disoccupazione – ha continuato Pico – È quanto garantisce il sistema instaurato in Italia nel 1998 dal ‘doppio registro navale’ che, consentendo agli armatori di imbarcare anche marittimi extracomunitari, a cui si applica il contratto del Paese di origine, è fonte di gravi sperequazioni tra lavoratori comunitari e non. Gli unici razzisti, nel caso in questione, risultano essere quegli armatori o imprenditori che danno lavoro a stipendio dimezzato agli extracomunitari, negando al contempo un impiego ai propri connazionali. Se è legittima la levata di scudi di chi, in buona fede – ha concluso Pico – ha ravvisato una qualche forma di discriminazione nelle parole della pubblicità della Moby, è doverosa la presa di coscienza legata agli approfondimenti che hanno accompagnato la polemica.

 

Aggiornato il 16 marzo 2018 alle ore 12:28