Il braccialetto elettronico debutta in oratorio

Il braccialetto elettronico debutta in oratorio. Chi si iscriverà quest’estate al centro ricreativo estivo della comunità pastorale di Casatenovo, nel lecchese, riceverà infatti un braccialetto di identificazione che permetterà di entrare ed uscire, ma potrà anche essere “caricato” con soldi da spendere al bar dell’oratorio.

E poi il sistema “Sansone” (una piattaforma informatica che fornisce servizi alle comunità pastorali creata da un’azienda di Carate Brianza) sarà utilizzato anche per il catechismo e per le attività di tutto l’anno. Non si tratta di una novità assoluta. Il braccialetto è già stato introdotto in altre parrocchie dell’arcidiocesi di Milano (di cui Casatenovo fa parte). Ad esempio, a Biassono, Macherio e, ovviamente, Carate Brianza. Ma il depliant pieghevole con le informazioni sull’oratorio estivo hanno iniziato a circolare in rete e sono finite sui giornali con una certa eco.

I braccialetti non hanno gps, non permettono di localizzare chi li porta come invece succede con quelli dei detenuti. Nessun Grande Fratello a controllare i ragazzi, quindi, assicurano dalla parrocchia per rispondere agli scettici. Sono piuttosto dei badge che permettono l’ingresso dai tornelli e consentono ai responsabili e ai genitori (a cui vengono consegnati un codice e una password) di sapere chi si trova al centro, evitando l’ingresso di estranei.

E secondo don Andrea Perego, vicario della pastorale dei giovani, servono anche a evitare atti di bullismo e piccoli furti perché i ragazzi non devono più portare soldi con sé: basta il braccialetto per i pagamenti. Il “braccialetto identificativo – spiega il depliant – deve essere necessariamente indossato durante l’oratorio estivo per la registrazione delle presenze, per l’assegnazione del posto sul pullman in caso di gita, per la conferma di adesione ad un laboratorio e per tanto altro ancora; il suo utilizzo continuerà poi durante tutto l’anno di catechesi”.

“Su questo dispositivo - prosegue il volantino - il genitore potrà caricare un credito, con i limiti di uso da lui fissati, che il responsabile del bar (solo per l’Oratorio San Giorgio) o della segreteria scalerà ad ogni utilizzo”.

Insomma, adesso la tecnologia fa il suo debutto a pieno titolo anche in parrocchia.

Aggiornato il 17 maggio 2018 alle ore 10:52