Rai, corsa al cda

Tanti ex, dai consiglieri uscenti Diaconale, Freccero, Siddi, Borioni, Mazzuca, all’ex componente del cda Alberto Contri o al dirigente di lungo corso Fabrizio Del Noce. Due big del giornalismo televisivo come Giovanni Minoli e Michele Santoro. Imprenditori come Vincenzo Novari, già dato in pista negli anni scorsi per la poltrona di direttore generale. Produttori come Francesco Siciliano. Ma anche l’ex iena Dino Giarrusso, candidato alle ultime elezioni nelle liste M5S ma non eletto, e il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori.

È il plotone dei candidati al cda Rai che hanno presentato i propri curricula alla Camera (196) e al Senato (169). Il rinnovo del vertice della tv pubblica è uno dei primi banchi di prova per il ‘governo del cambiamento’ giallo-verde guidato dal premier Conte. Il consiglio di amministrazione uscente ha già approvato il bilancio 2017 (in utile per 14,3 milioni) ed è atteso a quello che probabilmente sarà il suo ultimo atto, la presentazione dei palinsesti autunnali agli sponsor il 27 giugno a Milano e il 4 luglio a Roma. Intanto la macchina per la nomina dei nuovi amministratori è già partita. In base alla riforma della governance varata dal governo Renzi, i membri del cda passano da nove a sette: due eletti dalla Camera e due dal Senato, due designati dal Consiglio dei ministri su proposta del ministero dell’Economia, uno eletto dall’assemblea dei dipendenti Rai. Il cda nomina tra i suoi membri il presidente (acquisito l’ok della Vigilanza a maggioranza di due terzi) e nomina anche l’amministratore delegato su proposta dell’assemblea dei soci.

La data del voto sui nuovi consiglieri sarà decisa nei prossimi giorni: il cda della Rai dovrebbe definirla in una riunione in calendario per venerdì 8 giugno ed è probabile che venga armonizzata con quella fissata dai due rami del Parlamento. Per consentire l’avvio dell’attività delle commissioni, ma anche il vaglio dei curricula degli aspiranti a una poltrona a Viale Mazzini, si può immaginare che il nuovo cda venga eletto tra il 10 e il 20 luglio. Molti candidati hanno presentato il proprio curriculum sia alla Camera sia al Senato, come gran parte dei consiglieri uscenti o Santoro o Del Noce, già inviato speciale Rai, direttore di Rai1 e di Rai Fiction, parlamentare di Forza Italia e direttore della Reggia di Venaria.

Tra i nomi Rai anche Aldo Forbice, Eugenio De Paoli (ex Rai Sport), Renato Parascandolo; e ancora Piero Vigorelli, l’ex presidente di Tele+ Emmanuel Gout, l’ex dg del Censis Giuseppe Roma, l’ex vicepresidente della Vigilanza Giorgio Lainati (in quota FI). Tra le candidate donne, in netta minoranza, l’ex assessore alla Cultura in Campidoglio Flavia Barca, l’ex deputata Nunzia De Girolamo, le docenti universitarie Lucia Calvosa e Mihaela Gavrila. Tra gli esperti di mass media si segnala il nome di Francesco Siliato; tra i professionisti che si sono occupati della Rai gli ex commissari Agcom Giuseppe Sangiorgi e Enzo Savarese o l’ex responsabile del servizio giuridico dell’Autorità Maurizio Mensi. Puntano al cda anche Remigio Del Grosso, nel Consiglio nazionale degli utenti e nel Comitato media-minori, e Maria Rita Munizzi che ha presieduto il Moige.

Aggiornato il 05 giugno 2018 alle ore 18:56