’Ndrangheta, 45 arresti nel Reggino

Sono 45 gli arrestati per ndrangheta nel Reggino. La maxi-operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, ha fermato persone ritenute responsabili di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico internazionale di droga, tentato omicidio, estorsione, porto e detenzione di armi, danneggiamento. La misura conferma l’impianto accusatorio dell’indagine, avviata nel settembre dello scorso anno dal Nucleo investigativo del Gruppo carabinieri di Gioia Tauro, che il 9 luglio scorso aveva portato al fermo di 32 persone. Oltre ai destinatari del fermo, fra gli arrestati figurano altre sette persone, non destinatarie del provvedimento del 9 luglio, con ruoli di rilievo nelle cosche Cacciola e Grasso di Rosarno, entrambe dedite alle estorsioni e all’importazione di quintali di cocaina purissima dal Sudamerica e di hashish dalla Spagna e dal Marocco, destinate a varie piazze di spaccio in Lombardia, Piemonte e Sicilia.

Tra le persone arrestate figura la nota criminologa 36enne Angela Tibullo. È accusata di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, corruzione in atti giudiziari e intralcio alla giustizia. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, “grazie alla sua professione è risultata determinante nelle dinamiche associative e nel perseguimento degli interessi illeciti di alcune cosche di ndrangheta”. Tibullo si adoperava per fare ottenere a esponenti delle cosche detenuti, “la scarcerazione per incompatibilità con il regime carcerario, redigendo false consulenze e corrompendo i periti d’ufficio nominati dall’autorità giudiziaria per valutarne lo stato di salute o i medici impiegati all’interno delle strutture di reclusione”.

 

 

Aggiornato il 03 agosto 2018 alle ore 10:39