Vendere gli oppiacei e i farmaci con cui disintossicarsi

lunedì 10 settembre 2018


Richard Sackler, industriale farmaceutico e scienziato, ha trovato nei derivati dell’oppio la pietra filosofale. È infatti, contemporaneamente, con la sua industria “Purdue Pharma”, detentore del brevetto sul farmaco a base di oppioidi che si chiama OxyContin (ossicodone), usato nei trattamenti dei malati terminali e fonte di abuso come sostanza illegale nel mercato nero, e di quello su un farmaco – sostitutivo del metadone e a base anche esso di oppio – usato per disintossicare gradualmente dall’eroina e dagli altri oppiacei. Recentemente, per questo farmaco usato per il divezzamento dei tossicodipendenti, Sackler ha infatti ottenuto il permesso di venderlo in tutti gli Stati e distretti degli Usa dalla United States Food and Drug Administration (Fda). Con un business che si aggira sugli 877 milioni di dollari annui. Almeno tanti l’anno scorso erano stati dichiarati dalla multinazionale britannica che lo produceva. E che monopolizzava i profitti, prima di quest’ultimo brevetto, con modifiche molecolari, inventato da Sackler. A quei prevedibili, più che potenziali, guadagni quindi si aggiungeranno gli altrettanto abbondanti emolumenti che provengono dal farmaco OxyContin che invece i tossici usano in alternativa all’eroina. Ma non per disintossicarsi, come con il metadone e la buprenorfina, bensì come succedaneo. La buprenorfina è appunto il farmaco il cui potenziamento molecolare è stato appena approvato dal massimo organismo per i farmaci americani, per la vendita nelle farmacie specializzate e non. Sackler negli anni ha dovuto difendersi da centinaia di lawsuits – cioè cause – da parte di tossicodipendenti – e famiglie degli stessi quando morti – la cui vita è stata rovinata dalla vendita illegale di OxyContin. Perché l’attuale legislazione proibizionista permette solo ai malati terminali di avere ricette. Ma non può impedire che medici infedeli si arricchiscano facendone con il ciclostile in cambio di soldi per i drogati di mezza America.

Così, non potendo prendersela con gli spacciatori veri e propri, le class action all’americana prendono di mira le aziende farmaceutiche che producono oppioidi sotto controllo statale. Ora però questo signor Sackler, oltre che dagli oppioidi, trarrà profitti miliardari anche dai farmaci brevettati per disintossicare dagli stessi. Un po’ troppo perché la cosa non attirasse feroci polemiche in molti Stati americani. Tra cui il Massachusetts. Per non parlare di molti centri statali e privati negli Usa specializzati in “rehab”. Polemiche regolarmente registrate dal “Financial Times” di qualche giorno fa. Che ha messo la notizia in apertura.


di Rocco Schiavone