Amsi e Co-mai presentano a Del Re progetti per immigrazione e sanità
Il vice ministro degli Affari esteri Emanuela Claudia Del Re ha ricevuto nei giorni scorsi Foad Aodi, presidente dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e delle Comunità del mondo arabo in Italia (Co-Mai).
Motivo dell’incontro, la presentazione di due progetti - “La buona immigrazione” e “la buona sanità internazionale” - frutto di proposte aggiornate in base ai cambiamenti geopolitici nell’area euro-mediterranea e africana.
Cinque i punti che hanno colto maggiormente l’attenzione del vice ministro: l’urgenza di una nuova legge per l’immigrazione che coinvolga uniformemente i Paesi europei per una vera cooperazione internazionale e solidarietà, la promozione di politiche dei due binari, integrazione e sicurezza, per lo sviluppo del dialogo interculturale e inter-religioso e per contrastare qualsiasi forma di discriminazione, la promozione della cooperazione economica tra l’Italia e i Paesi di origine, abbattendo il muro della burocrazia e valorizzando le eccellenze italiane, la promozione di gemellaggi e patti di amicizia tra i comuni e le città italiane e quelle dei Paesi d’origine e la promozione di scambi socio-sanitario, scolastico e universitario, allo scopo di trasmettere ai medici e ai professionisti una più altra specializzazione “in loco” .
“Si tratta di una proposta volta ad intensificare il dialogo tra le Istituzioni, le comunità e le associazioni di origine straniera in Italia. Riteniamo importante valorizzare le buone pratiche e l’impegno dei cittadini di origine straniera a favore di una proficua convivenza, nel rispetto di tutte le leggi vigenti e del principio diritti-doveri” - ha commentato il professor Aodi - Bisogna separare il concetto di immigrazione irregolare, che combattiamo da sempre, da quello della buona integrazione e dell’immigrazione qualificata. Una politica dei due binari serve a non penalizzare una parte importante di cittadini che si sentono italiani a tutti gli effetti, e che si impegnano come sempre a contrastare ogni forma di discriminazione e terrorismo”.
Nel ringraziare, il vice ministro per la sua disponibilità ad approfondire i punti dei due manifesti Aodi, anche membro del Focal Point per l’integrazione in Italia, per il dialogo tra le civiltà Unaoc (organismo dell’Onu) ha auspicato che la proposta venga approfondita dal Governo italiano.

 

Aggiornato il 01 ottobre 2018 alle ore 17:25