Papa Francesco torna a condannare l’aborto

Il pontefice non ha dubbi: praticare “l’aborto è come affittare un sicario per risolvere il problema”. Papa Francesco, nel corso dell’udienza generale, torna a parlare dell’interruzione di gravidanza. “Un approccio contraddittorio – sostiene – consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare?”. Il Papa interroga i fedeli: “Io vi domando: è giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema? È come affittare un sicario. Tutto il male operato nel mondo si riassume in questo: il disprezzo per la vita”.

Francesco parla a lungo dell’aborto, ricordando il comandamento: “Non uccidere”. Si esprime anche sull’aborto terapeutico: “Ogni bambino malato è un dono. La violenza e il rifiuto della vita – afferma – nascono in fondo dalla paura. L’accoglienza dell’altro, infatti, è una sfida all’individualismo”.

Secondo Bergoglio, “un bimbo malato è come ogni bisognoso della terra, come un anziano che necessita di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio che può tirarmi fuori dall’egocentrismo e farmi crescere nell’amore”. La conclusione del Papa riguarda “la gioia dell’amore”. Per Francesco, “la vita vulnerabile ci indica la via di uscita, la via per salvarci da un’esistenza ripiegata su sé stessa: l’amore”.

Aggiornato il 10 ottobre 2018 alle ore 18:29