Si è aperto ieri a Roma, preceduto da uno splendido concerto della Banda musicale dell’Aeronautica Militare, diretta dal maestro Patrizio Esposito, che ha eseguito pezzi di Rossini, Barnes, Goodman, il primo congresso congiunto delle Società scientifiche italiane di chirurgia. “Saper essere chirurghi: insieme con una sola identità” è il titolo del congresso, a valenza internazionale, che riunisce oltre 4mila esperti di afferenza ospedaliera e universitaria delle varie discipline chirurgiche. Il congresso, che si svolge fra le passerelle sospese della straordinaria struttura della “Nuvola” di Fuksas, prevede un ricco programma con le caratteristiche della multidisciplinarietà, elemento ormai indispensabile nella medicina. Pertanto focus e highlights anche con radiologi interventisti, oncologi, psichiatri, trapiantologi, nutrizionisti.

Non poteva mancare una sessione dedicata ai giovani chirurghi che dovranno costituire il necessario ricambio generazionale nell’ambito di una disciplina dove la passione è un elemento cardine e qualificante ma dove la realtà è costituita anche da scarse vocazioni, dalla difficoltà di accesso alle scuole di specializzazione, agli alti costi assicurativi nonché al “corteo sintomatologico”, per usare un termine mutuato dalla medicina, che accompagna il diversificato argomentare sulla malpractice o presunta tale e gli ambiti di responsabilità professionale anche alla luce della recente Legge Gelli.

@vanessaseffer

Aggiornato il 15 ottobre 2018 alle ore 18:32