Strage discoteca, 6 feriti ancora in prognosi riservata

“Gli esami autoptici sulle salme delle sei vittime del ‘Lanterna Azzurra Clubbing’ di Corinaldo verranno effettuati sicuramente a breve”. Lo ha confermato Paolo Gubinelli, il magistrato della procura di Ancona che coordina le indagini. “Gli esami dipendono dalla tempistica con la quale riusciamo a fare le notifiche urgenti – ha dichiarato Gubinelli – capiamo benissimo che abbiamo sei famiglie che aspettano di ricevere i loro cari. Quindi stiamo cercando di fare le cose il più rapidamente possibile e, nello stesso tempo, dobbiamo anche adempiere a degli obblighi che riguardano gli avvisi alle persone indagate e alle persone offese”.

Sei feriti versano ancora in prognosi riservata. Il settimo è stato “trasferito in un reparto per acuti e per lui è stata sciolta la prognosi”. Recita così il bollettino medico degli Ospedali Riuniti. Dopo la tragedia nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, degli altri sei degenti ancora in terapia intensiva, solo uno “rimane in ventilazione assistita mentre gli altri “sono stati estubati e sono in respiro spontaneo”. Alcuni di loro “sono assistiti nell’area semintensiva delle rispettive rianimazioni. Ciascuno segue un protocollo terapeutico diversificato a seconda delle condizioni cliniche e dei suoi specifici bisogni assistenziali. Per quanto riguarda le procedure autoptiche – sostengono gli Ospedali Riuniti – siamo in attesa delle disposizioni delle autorità competenti”.

L’inchiesta è stata definita dagli inquirenti “fluida e complessa”. In queste ore viene esaminato il numero delle presenze effettive all’interno del locale. La procura ieri ha iscritto nel registro degli indagati i nomi dei quattro proprietari dell’immobile e dei tre soci della Magic srl, la società che gestisce la discoteca.

Ecco le poche certezze dell’inchiesta: 459 è la capienza della sala da ballo, l’unica delle tre utilizzata per ospitare la performance, 466 sono i biglietti effettivamente venduti e staccati la notte della tragedia. Ma i conti non tornano. In parecchi saranno entrati attraverso le “liste”. È proprio su questo aspetto che lavorano i carabinieri. Si cerca di raccogliere il maggior numero possibile di certezze su quanti tagliandi “non timbrati dalla Siae” fossero in giro.

Al momento circola l’ipotesi secondo cui nella discoteca fosse presente una banda di giovani dedita alle rapine nei confronti di coetanei. Una banda il cui “marchio di fabbrica” sarebbe proprio l’uso dello spray urticante per coprirsi la fuga. I due nuovi fermati sarebbero un 27enne, originario di Fano, e la fidanzata che lavora come cameriera. Sarebbero stati fermati dai carabinieri in un residence di Senigallia.

Aggiornato il 11 dicembre 2018 alle ore 16:46