Cellulari e salute: il Tar impone una campagna informativa

È una vecchia storia che conosciamo tutti: quella della possibile correlazione tra onde magnetiche rilasciate dai telefonini e tumori. La notizia non è nuova dicevamo, ma ora dal semplice parlarne il Tar del Lazio ha ordinato una campagna informativa sui rischi per la salute.

Entro sei mesi al massimo sarà obbligatorio informare gli utilizzatori di cellulari dei possibile rischi per la salute e per l’ambiente dovuti a cattive modalità d’uso dei telefonini e dei cordless. L’idea della campagna è nata in seguito al ricorso dell’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog. L’organizzazione ha chiesto di obbligare i ministeri dell’Ambiente e dell’Istruzione ad emanare il decreto del febbraio 2001 contenente la “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.

Il Consiglio Superiore di Sanità, in un parere del 15 novembre 2011, aveva rilevato che, allo stato delle conoscenze scientifiche, non fosse dimostrato alcun nesso causale tra l’esposizione a radiofrequenze e patologie tumorali, rimarcando come l’ipotesi di un rapporto causale non potesse essere del tutto esclusa in relazione ad un uso molto intenso del telefono cellulare, e raccomandandosi di mantenere vivo l’interesse della ricerca e della sorveglianza sul tema.

Il Tar quindi, constatando che nonostante il lasso di tempo intercorso (7 anni) la preannunciata campagna informativa non risultava essere stata ancora attuata, ha quindi deciso di obbligare i due ministeri ad adottare in tempi brevi una iniziativa informativa volta proprio a prevenire i rischi per la salute e per l’ambiente connessi a un uso improprio degli apparecchi di telefonia mobile.

Lo scopo è proteggere sia gli adulti ma soprattutto le nuove generazioni che tendono ad utilizzare il telefono cellulare in età sempre più precoce e senza limiti spazio-temporali.

Aggiornato il 17 gennaio 2019 alle ore 10:19