Il profondo pensiero di Valentina

Valentina Nappi avrebbe voluto essere Moana Pozzi, ma l’operazione non le è riuscita. Se Moana – così racconta la leggenda popolare che si tramanda sulla rete – si rifaceva a Julius Evola, a quale pensatore di Sinistra si rifaccia la giovane Valentina, non è dato sapere. Nel suo continuo tentativo di emergere dal mondo dell’hardcore, lei ha spesso cercato di attribuirsi pensieri politici quali il desiderio di “squirtare” in faccia al filosofeggiante Diego Fusaro o di essere sodomizzata da un uomo di colore dinanzi ai manifesti di Forza Nuova. Quale profondità di speculazione intellettiva emerge! Ora, ancora una volta colta della sua hybris, la nostra “maîtresse a pensér” della Gauche italiana, ha esordito con una frase del tutto dimenticabile che l’avrebbe voluta “stuprata” nientemeno che da Matteo Salvini. Evidentemente, l’assenza di studi nel campo della Storia dell’Arte ha impedito all’attrice porno di essere sufficientemente edotta su cosa sia un vero stupro, altrimenti, se per esempio avesse letto qualcosa sulla vita di una pittrice come Artemisia Gentileschi – lei sì veramente violentata da Agostino Tassi, pittore – non avrebbe neppure osato profferire verbo.

Ecco che l’assenza di cultura incide profondamente sul parlare di troppi, e dunque anche dell’ottima Nappi, eccellente performer di film a luci rosse. Il genere è ormai in disarmo da un pezzo, è noto, forse proprio per questo alcune pornostar vanno in cerca di ricollocazioni in altri mercati. Alcune riescono, altre no. È la dura legge del mercato.

Insomma, la cultura e il conseguente “buon gusto” vorrebbero che si soppesassero le parole prima di qualsiasi intervento che potrebbe anche esser giudicato improprio o autolesionista anche da quella stessa Sinistra che, comunque, personaggi di spicco nel campo intellettuale ne ha annoverati parecchi negli anni passati. Diceva Oscar Wilde: “Meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio” anticipando la buon’anima di Umberto Eco che criticò la falsa libertà dei social network che danno purtroppo la possibilità a chiunque, anche al meno intellettualmente dotato, di esprimere la propria opinione su qualsiasi cosa. Ed Eco non era certo di Destra.

Aggiornato il 23 gennaio 2019 alle ore 10:11