Energia in discesa libera

Fare lo slalom con vista mare sopra il tetto di un edificio così alto è davvero un’esperienza unica.

Sono le parole pronunciate niente meno che da Kristian Ghedina, il pluricampione del mondo di discesa libera, ampezzano doc e ambasciatore della Fondazione Cortina 2021: è stato proprio lui, il nostro connazionale medagliato, ad aprire i festeggiamenti per l’inaugurazione di Amager Bakke – Copenhill, la pista da sci artificiale costruita sul più grande termovalorizzatore al mondo, a dieci minuti dal centro di Copenaghen.

L’impianto è lungo 440 metri con tre linee di sci di varia difficoltà che culmina con una pista nera di 180 metri di percorrenza ed un angolo di inclinazione di 45 gradi nella parte più ripida. L’accesso alle piste è garantito da uno skilift e da due tappeti mobili che agevolano la risalita, in abbinamento ad un ascensore interno ultra panoramico che porta gli sciatori e gli snowboarder in cima.

Ma non solo sci: Copenhill, infatti, su una delle facciate dell’edificio, offre anche, con i suoi 90 metri di parete, il percorso per arrampicata più alto al mondo, e due percorsi per il trekking, oltre che un parco giochi per bambini ed una “baita-rifugio” che a cento metri di altezza offre una delle viste più mozzafiato sullo stretto di Öresund, il tratto di Mare del Nord che separa la Danimarca dalla Svezia. Ed il tutto, incredibile anche solo pensarlo, è costruito sul più grande impianto al mondo per la riconversione dei rifiuti in energia: secondo le stime, fornirà elettricità ad oltre 30mila nuclei familiari, riscaldamento a 72mila, mandando in fumo circa 450 tonnellate di rifiuti ogni anno.

Dall’Italia, però, non proviene solo il campione Ghedina, ma soprattutto l’azienda che ha prodotto il materiale sintetico con cui è stata costruita la pista stessa: si tratta della società bergamasca Neveplast, celebre per avere già realizzato impianti sciistici artificiali in ogni parte del mondo, dal Guatemala alla Spagna, da Dubai alla Serbia, ricreando paesaggi molto simili a quelli montani e realizzandovi delle piste con moduli in materiale plastico totalmente riciclabile, rivelandosi quindi ideale per far parte di un progetto ecologico così innovativo che è parte integrante del progetto di rendere Copenaghen la prima città ad emissioni zero entro la fine del 2025.

Bjarke Ingels, il celebre architetto danese a capo del progetto, ha dichiarato: “Questa è una delle centrali elettriche più pulite al mondo: come potevamo esprimerlo? L’abbiamo trasformata in una destinazione”. Ed ha funzionato: dalla sua apertura ad inizio ottobre, Copenhill ha già attratto oltre 30mila visitatori, tra sciatori, escursionisti o semplici curiosi, grazie anche al fatto che l’accesso alle piste non è proibitivo (lo ski pass giornaliero si aggira attorno ai 20 euro circa) ed alla presenza di una rinomata scuola di sci dove anche i più piccolo potranno appassionarsi agli sport di montagna a pochi minuti da casa. Quella di città!

Aggiornato il 11 dicembre 2019 alle ore 13:42