Coronavirus, morti due contagiati sulla Diamond Princess

Sono morte due persone sulla Diamond Princess. Sarebbero state contagiate dal Coronavirus a bordo della sulla nave da crociera, bloccata da oltre due settimane a Yokohama, in Giappone. È quanto riferisce la tivù pubblica nipponica Nhk.

Intanto, dovrebbe slittare a domani il rientro degli italiani che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess. Il Boeing dell’Aeronautica militare è in Giappone in attesa di imbarcare la trentina di connazionali e gli altri 26-27 cittadini europei, ma i test medici sul coronavirus a cui vengono sottoposti i passeggeri sono ancora in corso. A bordo i contagi da coronavirus continuano ad aumentare giorno dopo giorno: con i 13 registrati oggi, l’ultimo bilancio aggiornato è a quota 634.

Decollato martedì sera da Ciampino, a Yokohama è arrivato ieri il Falcon con il team medico incaricato di sottoporre gli italiani ai test. Nello staff, due medici dello Spallanzani di Roma, un’anestesista e un’infettivologa. Chi risulterà negativo ai controlli potrà sbarcare dalla nave e rientrare in Italia con il Boeing dell’Aeronautica. Una volta atterrati all’aeroporto militare di Pratica di Mare, i passeggeri saranno sottoposti alla consueta quarantena di 14 giorni, il periodo ritenuto necessario dai medici per escludere del tutto la presenza della malattia. Per i primi giorni saranno trattenuti nella stessa struttura militare, poi saranno trasferiti al centro olimpico della Cecchignola, previa bonifica degli ambienti dove sono stati finora gli altri italiani rientrati nei giorni scorsi da Wuhan, la città cinese epicentro dell’epidemia.

Un terzo volo dovrebbe partire in un momento successivo per riportare a casa il passeggero italiano risultato contagiato dal virus a bordo della Diamond Princess. Si tratterà di un aereo di biocontenimento, stessa tipologia di quello impiegato per riportare a casa nei giorni scorsi Niccolò, il diciassettenne friulano che era rimasto bloccato a Wuhan. Se dagli screening medici sulla nave dovessero risultare altre persone contagiate, anche loro saranno riportate a casa con lo stesso volo. A bordo resteranno invece sicuramente cinque italiani membri dell’equipaggio, tra cui il comandante Gennaro Arma.

Il periodo di quarantena a bordo della Diamond Princess era iniziato il 5 febbraio, dopo che una persona sbarcata a Hong Kong era stata trovata positiva al coronavirus. Ha potuto tirare un sospiro di sollievo il marittimo sanremese sbarcato in Cambogia nei giorni scorsi dall’altra nave da crociera finita al centro delle cronache, la Westerdam, su cui viaggiava almeno una persona contagiata, una cittadina statunitense. L’uomo, che si era messo in isolamento volontario a casa sua, è stato sottoposto al test per il virus su decisione del ministero della Salute ed è risultato negativo.

E a Roma, la coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani, se continua a migliorare, potrebbe lasciare la terapia intensiva nei prossimi giorni. Nel bollettino medico di oggi viene sottolineato che le “condizioni cliniche della coppia sono in continuo e progressivo miglioramento”.

Frattanto, la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese ha reso noto che ieri sono stati rilevati 114 nuovi decessi e 394 contagi aggiuntivi, facendo salire il totale, rispettivamente a 2.118 e 74.576. I nuovi casi sono in drastico calo rispetto ai 1.749 di martedì, fino ai minimi da un mese circa. Nella provincia dell’Hubei, epicentro dell’epidemia, sono segnalati 349 altri contagi dopo la rimozione di 279 casi risultati negativi ai test dell’acido nucleico. La Cina, infatti, ha cambiato in parte i parametri di prevenzione e controllo, consentendo all’Hubei di rimuovere i “clinicamente diagnosticati”.

Gli sforzi cinesi per il controllo dell’epidemia “stanno funzionando”, ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi, vedendo nella riduzione di nuovi casi il risultato della “robusta azione” messa in campo. “La Cina sta non solo proteggendo la sua gente, ma anche il resto del mondo”, ha aggiunto Wang, intervenuto ad un appuntamento dell’Asean in Laos.

Aggiornato il 20 febbraio 2020 alle ore 13:43