Coronavirus, Fmi pronto a mobilitare mille miliardi di dollari

lunedì 16 marzo 2020


Sono 1.809 le vittime del Coronavirus in Italia. In un solo giorno c’è stato un aumento di 368 morti. Sabato l’aumento era stato di 175. Sono 2.335 le persone guarite nel nostro Paese, 369 in più di ieri. Superati i 20mila malati. La situazione resta complicata in Lombardia. Solo ieri vi sono stati 252 nuovi decessi, una cifra mai raggiunta finora in regione in una singola giornata.

Iniziano a “scarseggiare le scorte di mascherine a più alta protezione, utilizzate in particolar modo nelle Terapie intensive, ed in Lombardia le scorte basteranno ancora solo per un paio di giorni”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi-Emac) Alessandro Vergallo, che ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Si rischia – scrive – di paralizzare o rallentare l’efficacia dell’impegno nel tentativo di salvare il maggior numero di vite umane”.

Drammatico il video-appello degli infermieri. “Non c’è più tempo”, sostiene una voce fuori campo. “Non abbiamo più posti letto dove ricoverare le persone siamo costretti a riutilizzare i dispositivi di protezione individuale, perché scarseggiano, e in molte realtà quelli disponibili non sono idonei. Siamo in pericolo costante, sappiamo di rischiare ogni giorno il contagio oltre a vivere la paura costante di portare il virus nelle nostre case. Non c’è più neanche il tempo per piangere, se non al termine dei lunghi turni massacranti. Vediamo una morte che non ha la dignità di essere celebrata. Persone lontane dai loro affetti. Siamo provati, siamo pochi, in ospedale e sul territorio. Andiamo nelle case delle persone come soldati al fronte, senza protezioni, in un territorio che non riesce ad accogliere le enormi richieste di cura. Siamo soli. Se non freniamo questa valanga pagheremo il più grande tributo: il fallimento dell’intero sistema e di ogni cosa per la quale ha senso vivere. Abbiamo bisogno di ospedali, di personale. Subito. Ora. Non domani. Abbiamo bisogno di professionisti qualificati, non riciclati, non gettati al fronte come pedine. Abbiamo bisogno anche di voi cari cittadini. Chiudetevi in casa. Ogni uscita apre la porta al virus. Non possiamo più permettercelo. Non c’è più tempo”.

Intanto, ecco la mossa a sorpresa della Federal Reserve. Ieri sera ha azzerato i tassi e garantito acquisti di titoli per 700 miliardi di dollari nei prossimi mesi. Ma il provvedimento non ha sortito gli effetti desiderati sui mercati che anzi crollano. Nonostante le Banche centrali abbiano annunciato un coordinamento per servire liquidità ai mercati, gli scambi asiatici si sono mossi al ribasso e l’andamento delle Borse europee è in profondo ribasso. La situazione in Europa è molto pesante, nonostante le rassicurazioni della direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva. L’Fmi dice pronto a mobilitare mille miliardi di dollari attraverso le sue linee di credito.

Ma i listini europei, ormai, non si fidano neppure della Fed. Tanto meno dell’Fmi. Così, segnano il profondo rosso. Piazza Affari, dopo aver superato un ribasso anche superiore al 10 per cento, segna un calo del 7,5 per cento. Non va certo meglio per le altre Borse europee. Parigi perde l’8,5 per cento, Londra il 6,9 per cento mentre Francoforte picchia del 7,5 per cento. Avvio choc per Wall Street. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si è prima allargato oltre 260 punti con rendimento oltre il 2 per cento. Infine, si è ristretto sotto i 250.

 


di Guglielmo Eckert