Vita da reclusi: i consigli di Lucrezia Lerro

mercoledì 25 marzo 2020


Vita da reclusi e tempi di emergenza sconosciuti, quali i consigli di Lucrezia Lerro?

Resistere, non si può fare altro che resistere accogliendo ed elaborando l’angoscia che è inevitabile in questo periodo amarissimo. Dobbiamo prendercene cura. Tentare di medicarla” come una ferita, scegliendo il balsamo idoneo. Oggi più che mai siamo soli davanti allo specchio dei sentimenti. L’isolamento che viviamo era inimmaginabile, la realtà supera di gran lunga qualsiasi invenzione persino letteraria o cinematografica.
La paura del coronavirus è fortissima visti i dati giornalieri dei contagi e dei decessi. La determinazione di resistere al male attiva l’istinto non solo di sopravvivere ma di vincere il nemico. Restare fermi, in casa, è una prova inaspettata che può attivare nelle persone delle risorse inedite, che non si sapeva di avere.

Come riesce a gestire il rapporto con i suoi pazienti ora che non può incontrarli?

Il sostegno psicologico, per chi lo richiede, continua a distanza ed è garantito dal nostro ordine professionale attraverso i mezzi a disposizione, telefono, Skype... È fondamentale esserci. Mettersi a disposizione di chi ha necessità di un riferimento.

Lucrezia Lerro, scrittrice, sta alimentando la vena poetica o quella di un nuovo libro?

Lavoro più di prima, è un paradosso lo so, ma restando ferma corro” ad una velocità nuova.

La sua energia mobile messa in quarantena come viene canalizzata e quali sbocchi trova?

Come dicevo non mi fermo, a casa c’è un gran da fare. Il lavoro fisico non manca purtroppo, e le donne sanno bene di che cosa sto parlando. E poi, il pensiero, quello non si arresta mai. “Io sarei nata per una vita spensierata” dice Else, la protagonista del mio romanzo preferito di Arthur Schnitzler. Sarà...

Consigli per trovare nelle letture un po di noi, riscoprendoci?

Sto leggendo “Tecnica della psicoanalisi” di Sigmund Freud, un prezioso testo che fa riflettere su quanto possa essere importante investire sulla salute mentale. La maggior parte dei problemi dell’umanità deriva dall’inconsapevolezza delle persone. Frequentare di più se stessi e la realtà, due cose che consiglio a tutti. Un altro libro che consiglio e che sto leggendo da poche ore è  l’autobiografia di Woody Allen, “A proposito di niente”, scaricabile in edizione ebook. È appena uscito per La Nave di Teseo e sarà in libreria il 9 aprile. Elisabetta Sgarbi non ne ha rinviato l’uscita e bisognerebbe leggerlo anche soltanto per questo. Il coraggio di un editore mi contagia, mi mette di buon umore al di là di tutto. Resistiamo!

(*) Lucrezia Lerro è una scrittrice e poetessa italiana. Nata a Omignano in provincia di Salerno nel 1977. Il primo romanzo “Certi giorni sono felice” (2005) viene selezionato tra i finalisti del Premio Strega e riedito da Bompiani nel 2008. Il suo ultimo romanzo è “Il sangue matto” (Mondadori, 2015). Il suo ultimo libro di poesie è “Il corollario della felicità” (Stampa 2009, 2014). Per la collana “Vite esagerate” ha scritto “Il contagio dell’amore” (San Paolo, 2016); “La giravolta delle libellule” (La Nave di Teseo, 2017).


di Federico Tassinari