L’Iss traduce in musica una parte del genoma del coronavirus

Marco Mirra, informatico presso il Centro di Salute globale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ed esperto di musica elettronica ha sonificato una porzione di sequenza del genoma Sars-Cov-2 e l’ha convertita in una traccia Midi (Musical Instrument Digital Interface) mantenendo i canoni standard di un brano ascoltabile (melodia, ritmo, accompagnamento) senza nessun intervento umano sul pentagramma.

È quanto si legge sul sito web dell’ISS dove Mirra spiega: “Attraverso la replica fedele di questa traccia in altre 8 e senza alcuna manipolazione umana, man mano che venivano attribuiti i vari strumenti (synth, percussioni, basso, batteria, ecc.) la melodia prendeva forma e corpo” – e continua – Sono molti i gruppi nel mondo che utilizzano tecniche di sonificazione come metodo per la generazione di suoni in funzione di una fonte dati, ma l’Istituto Superiore di Sanità è andato oltre. Pur rispettando l’approccio scientifico nella generazione della traccia Midi, l’impiego di strumenti elettronici virtuali ha permesso di raggiungere l’obbiettivo voluto. Una vera e propria esperienza sensoriale, grazie anche a tecniche di registrazione in 8D, dando voce al virus”.

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Aggiornato il 07 maggio 2020 alle ore 12:07