Gli ortodossi del regime sanitario

Mentre i più furbi dei catastrofisti, avendo fiutato l’aria di fine pandemia, hanno già iniziato a prendere le distanze dalla assurde rigidità emergenziali che hanno annichilito il Paese, ancora in molti proseguono nell’insensata campagna terrorizzante nei confronti di un virus che sembra aver perduto molta dell’efficacia dei primi giorni.

Tra questi il nostro Cristofaro Sola il quale, pur senza citarmi direttamente, ma riportando alcuni virgolettati di un mio precedente articolo, mi dà del negazionista. Ciò con lo stesso atteggiamento che nel Medioevo faceva considerare eretici coloro i quali non si allineavano acriticamente alle verità religiose del momento. E dato che a mio avviso su questa assurda faccenda, ingigantita in Italia oltre ogni misura, si è costruita una religione improvvisata con tanto di sacerdoti, gli esperti del Comitato tecnico-scientifico, questa accusa sostanziale di eresia non mi stupisce affatto.

Il problema però, soprattutto per chi si ostina a bersi le pozioni di un regime sanitario che sta chiaramente perdendo con grande rapidità i suoi argomenti di battaglia, visti gli inconfutabili riscontri che sembrano indicare ben altro, è che il numero degli stessi eretici sta crescendo soprattutto all’interno della stessa comunità scientifica. Dopo i continui ammonimenti del professor Alberto Zangrillo, primario intensivista del “San Raffaele” di Milano, il quale da alcune settimane si batte contro l’eccesso di allarmismo, consapevole che questo in prospettiva causerà più morti del Covid-19, ieri Quotidiano.net ha pubblicato una durissima presa di posizione di un altro autorevole “negazionista”, l’infettivologo Matteo Bassetti che dirige un reparto di prima linea nel “San Martino” di Genova, oltre ad essere presidente della Società italiana di terapia antinfettiva. Ebbene, senza mezze misure il medico così esordisce: “Questa Italia chiusa ha poco senso. Qualcuno deve aver preso un abbaglio, sembrano diventati tutti virologi”.

Secondo Bassetti, “dovremmo ascoltare i virologi, quelli veri, e il loro presidente, Arnaldo Caruso, ha dichiarato testualmente di aver trovato un virus meno aggressivo. Ci manca solo l’ultimo passaggio, cioè che questa osservazione sia pubblicata su una rivista scientifica accreditata”. E al giornalista che gli chiede perché non appena si parla di virus depotenziato scattano reazioni accese, il nostro così risponde: “Domandatelo ai negazionisti. Io mi sono anche stufato di fare la parte del bastian contrario. Qui a Genova, Ospedale San Martino, da un mese nessuno è stato più ricoverato in rianimazione per Covid-19. Vediamo persone di ottanta-novant’anni che sopravvivono con il virus. Casi identici due mesi fa morivano nel giro di quattro o cinque giorni. Ora il professor Caruso ha chiuso il cerchio, annunciando di aver trovato, a Brescia, un virus depotenziato. Aspettiamo conferme, ma ha detto cose sensate”.

Infine, oltre a Bassetti, Zangrillo e Caruso, anche il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico “Mario Negri” di Milano, ha espresso lo stesso concetto nel corso de “La vita in diretta”, andata in onda su Rai 1 mercoledì scorso.

In quanto ai riscontri letali su ciò che lo stesso Sola si ostina ad equiparare ad una sorta di peste bubbonica, nel suo lungo elenco sembra essersi dimenticato di un recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, firmato da ben 65 studiosi, secondo cui meno del 4 per cento delle migliaia di decessi esaminati con attenzione da questi esperti risultano direttamente causati dal coronavirus.

Infine, nella lunga critica espressa dalla stesso Sola emerge con preoccupante chiarezza una convinzione, assai diffusa nel nostro disgraziato Paese, secondo cui il mondo intero avrebbe seguito il nostro rigidissimo lockdown. Cosa totalmente destituita di fondamento, come testimoniato da una valanga di resoconti pubblicati in ogni angolo del web. In particolare, in Europa non risulta analogo esempio di blocco quasi totale dell’economia e di confinamento in casa in massa, con l’aggiunta di un controllo paralizzante del territorio attraverso le forze di polizia e il deterrente di una valanga di multe, con tanto di surreali autocertificazioni.

Se al nostro buon Sola questa Italietta da Stato etico-sanitario ancora lo soddisfa, mi spiace sinceramente per lui. A me un regime che mi toglie gran parte dei diritti civili con un atto amministrativo, sulla base di un virus che nella fase più acuta ha appena sfiorato gran parte della popolazione sana, mi fa abbastanza orrore.

In tal senso, pur non essendo mai stato un suo particolare estimatore, tuttavia in questa drammatica vicenda per la nostra democrazia ho più volte avvertito la mancanza di un uomo della levatura di Marco Pannella. Un politico coraggioso che difficilmente avrebbe accettato di farsi imbavagliare da un regime così distruttivo per il Paese.

Aggiornato il 29 maggio 2020 alle ore 10:34