L’ossessione italiana per i farmaci

martedì 4 agosto 2020


Gli italiani spendono di più per i farmaci. Crescono nel 2019 i farmaci acquistati dai cittadini di tasca propria. I medicinali di fascia C registrano una spesa di 5,7 miliardi di euro – con un aumento del 6,6 per cento – di cui il 53,6 per cento per farmaci acquistati con ricetta e il 46,4 per cento per i medicinali di automedicazione Sop e Otc. Lo rileva il Rapporto nazionale OsMed 2019, L’uso dei farmaci in Italia, realizzato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Anche quest’anno benzodiazepine, contraccettivi e farmaci utilizzati nella disfunzione erettile si confermano i prodotti a maggiore spesa. L’analisi su antipiretici e Fans mostra un andamento stabile dei consumi negli anni, registrando per il 2019 paracetamolo e ibuprofene quali principi attivi a maggiore spesa e consumo. Il paracetamolo inoltre rappresenta il principio attivo a maggiore spesa per i farmaci di classe C. Tra i farmaci di fascia A, l’associazione amoxicillinaacido clavulanico e il pantoprazolo risultano essere a maggior spesa, seguiti dal ketoprofene.

Nel 2019 in Italia sono state consumate ogni giorno 1.604,5 dosi di medicinali ogni 1000 abitanti, con un aumento del +2 per cento rispetto all’anno precedente. Il 72 per cento delle dosi è erogato a carico del Sistema sanitario nazionale e il restante 28 per cento acquistato direttamente dal cittadino (soprattutto medicinali di fascia C con ricetta). Le dosi consumate giornalmente in regime di assistenza convenzionata sono state 987,7 ogni mille abitanti, registrando un andamento pressoché stabile rispetto all’anno precedente (+0,9 per cento). In regime di assistenza territoriale pubblica e privata, sono state erogate quasi 2 miliardi di confezioni di farmaci, 0,3 per cento in meno rispetto al 2018. Nel 2019 in Italia, inoltre, la spesa farmaceutica pro capite, comprensiva dei medicinali acquistati direttamente dalle strutture sanitarie pubbliche e di quelli erogati attraverso il canale della convenzionata, è stata pari a 384,43 euro. Dall’analisi scopriamo che circa 7 cittadini su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci, il 62 per cento tra gli uomini e il 71 per cento tra le donne.

La spesa pro capite e i consumi, d’altronde, crescono con l’aumentare dell’età: la popolazione con più di 64 anni assorbe oltre il 60 per cento della spesa e circa il 70 per cento delle dosi di medicinali. Secondo il report, nel 2019 la spesa totale, pubblica e privata, è stata pari a 30,8 miliardi di euro, di cui il 76,4 per cento rimborsato dal Ssn, con un aumento sia di quella pubblica (+5,3 per cento) che di quella privata (+7,2 per cento). In dettaglio, la spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata pari a circa 13,5 miliardi di euro (218,94 euro pro capite) e ha registrato un forte aumento (+10,9 per cento), anche di consumi (+5,9 per cento). La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è stata pari a 21,1 miliardi di euro con un incremento rispetto all’anno precedente dell’1,6 per cento. Si registra inoltre “un aumento della spesa privata importante (+5,5 per cento), trainata da una crescita dell’acquisto privato dei farmaci di classe A (+13,5 per cento) e di classe C con ricetta (+6,6 per cento)”.


di Sara Altamini