Contro il Covid, Paga il bagaglio

Roma, aeroporto di Fiumicino. Al check-in di Aegean: non avete il QR code del governo greco? Non potete partire. Dalle facce stravolte si capisce che gli ennesimi turisti in fila hanno ricevuto dalle hostess di terra la ferale notizia. Che significa acquistare un altro biglietto (chi compra online quasi mai sceglie tariffe che prevedono il cambio volo) e poi tornare a casa, peggio in albergo se si viene da lontano. Quindi iscriversi in un sito del governo greco e compilare il modulo con cui si chiede un codice, necessario per entrare nel Paese. Questo obbligo è comunicato di sfuggita, e trae in inganno una serie di domande sul tema Covid, a cui bisogna rispondere quando si fa il check–in online, che genera anch’esso un QR code. Ecco perché non solo orde di sprovveduti, ma anche tanti viaggiatori esperti cadono nel tranello. Il governo greco non chiede nulla sul Covid, bastano indirizzi, telefono e persone da avvisare.

La domanda fissa dei malcapitati è se si possa compilare il questionario con lo smartphone e attendere il QR in tempo per il volo. Ovviamente, no: lo smartphone va benissimo, e un’impiegata spiega che la richiesta verrà processata in tempo reale, ma il codice arriverà solo alle 23 ora italiana, mezzanotte greca, nuovo giorno. Certamente si tratta di una serie di coincidenze, ma, vedere la fila alla biglietteria del piano di sopra fa intuire il guadagno della compagnia greca grazie a questa ecatombe di equivoci. E non basta, la novità è che il trasporto di uno dei due bagagli si paga, foss’anche una minuscola borsetta. La ragione di questa richiesta odiosa che accomuna una delle migliori compagnie europee alle Ryanair dei tempi peggiori sembra chiara: mesi di Airbus fermi sulle piste, ripresa lentissima, con prezzi bassi per invogliare: alla canna del gas ci si attacca a tutto, a costo di incrinare blasoni.

Forse, però, le hostess, leggermente imbarazzate, potrebbero evitare di contrabbandare questa sgradevole sorpresa come presidio anti-Covid: 60 euro e, chissà, forse la pandemia sparisce. Alla Grecia sicuramente va dato atto di essersi organizzata, e con buone tecnologie: all’uscita dall’aeroporto Elefterios Venizelos, ad esempio, vigili del fuoco controllano i codici QR e scelgono a caso qualcuno per il test del Covid, rapidissimo e con attese di pochi minuti: il risultato viene abbinato ai dati forniti dal codice. Comunque, tecnologia a parte, si rimpiange Aristotele. Non il filosofo, Aristotele Onassis, e i bei tempi in cui la sua Olympic Airways, allora compagnia di bandiera, faceva sognare il blu del mare greco senza trucchetti.

Aggiornato il 04 settembre 2020 alle ore 15:27