Morti sul lavoro: 1036 denunce in dieci mesi

Tra gennaio e ottobre sono state presentate 421.497 denunce di infortunio sul lavoro, un calo del 21,1 per cento rispetto a un anno fa. Nello stesso periodo, va detto, che le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1036, con un aumento del 15,6 per cento. Sono questi i dati rilevati dall’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro). Tra le altre cose, è stato evidenziato che i dati di quest’anno sono “fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus”. Da segnalare che sono diminuite le patologie di origine professionale denunciate, che ammontano a 36.619 (-28,3 per cento). In più le denunce di infortunio per contagi da Covid hanno toccato quota 16 per cento, quelle complessive mentre le denunce di infortunio mortale legato al Covid sono all’incirca un terzo di quelle complessive.

L’Inail, come è segnalato sul proprio portale, “svolge attività di prevenzione dei rischi lavorativi, di informazione, di formazione e assistenza in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Per contribuire alla riduzione degli infortuni e per far crescere nel Paese una vera e propria cultura della sicurezza, l’Istituto realizza e promuove la costante evoluzione di un sistema integrato di tutela del lavoratore e di sostegno alle imprese, efficiente e innovativo, capace di offrire strumenti mirati e accessibili a tutti”.

E ancora: “Attraverso la collaborazione con i rappresentati dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei ministeri del Lavoro e della Salute, del Servizio sanitario nazionale e delle Regioni, l’Inail promuove e gestisce direttamente le attività di formazione e aggiornamento delle varie figure professionali all'interno e all'esterno dell’Istituto. L’Inail è, inoltre, componente del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp) e garantisce la gestione tecnica e informatica del Sinp e, a tal fine, è titolare del trattamento dei dati”.

Aggiornato il 01 dicembre 2020 alle ore 14:05